venerdì 27 novembre 2009

100 piazze per il clima anche a Messina

Il Circolo Arci “Thomas Sankara” aderisce alla manifestazione “100 Piazze per il Clima”, promossa in occasione della conferenza internazionale sul clima che avrà luogo a Copenaghen il prossimo 12 Dicembre.

“Il clima sta cambiando, qui e ora. Aumentano i temporali violenti, le frane, le alluvioni, le ondate di calore, la diffusione di malattie cui non eravamo abituati, lo scioglimento dei ghiacciai che alza il livello dei mari, la desertificazione di zone sempre più vaste della Terra. È tempo di agire. Tutti possiamo fare qualcosa, rivedendo i nostri stili di vita. I governi, che rappresentano l'interesse di tutti noi cittadini, devono agire”.

E’ così che la Coalizione in marcia per il clima – un insieme di organizzazioni e associazioni italiane che chiedono una rivoluzione ecologica in favore del clima – presenta l’iniziativa “100 piazze per il clima”, un appuntamento a cui non mancare che serve a fare pressione sui governi, ed in particolare su quello italiano, per un più razionale sistema energetico e maggiore rispetto della natura circostante.

Grazie alla collaborazione tra Arci e Legambiente, la manifestazione sarà anche a Messina. Il Circolo Arci “Thomas Sankara” ha già confermato la propria partecipazione.

Nonostante ciò, il prossimo lunedì 30 Novembre alle ore 20:00, presso la sede del Comitato provinciale Uisp di Messina – Via Risorgimento 210/B – si terrà una riunione tra gli organizzatori locali al fine di definire il calendario della giornata.

Per maggiori informazioni: www.100piazze.it

Ufficio Stampa
Circolo Arci “Thomas Sankata”
ufficiostampasankara@tiscali.it

La Rete Migreurop si riunisce a Parigi

Oggi 27 Novembre si è aperta a Parigi la due giorni culturale “Abbattere i muri e difendere il diritto a emigrare”, organizzata dalla Rete Migreurop e che vede partecipare più di quaranta organizzazioni europee e dell’area mediterranea. Ad intervenire anche l’avv. Carmen Cordaro, Presidente del Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina e membro del Coordinamento Immigrazione Arci Nazionale.

Il forum che si è aperto oggi a Parigi raggruppa le più importanti organizzazioni europee e mediterranee sulla salvaguardia dei diritti dei migranti. Esso prevede due appuntamenti del movimento antirazzista. Al primo incontro internazionale, quello di oggi - “Accordi di riammissione o ricatto di espulsione?” – è intervenuta Carmen Cordaro in qualità di membro del Coordinamento immigrazione Arci nazionale.

Il secondo, quello di domani 28 Novembre, sarà costituito dall’Assemblea generale della rete “Abbattere i muri e difendere il diritto a emigrare”, che si riunirà per definire i prossimi obiettivi unitari. In questa giornata, per l’Arci saranno presenti, oltre alla Cordaro, il responsabile immigrazione nazionale Filippo Miraglia e Alessandra Capodanno.

Ricordando l’invito formulato nell’anniversario della caduta del Muro di Berlino da Nicolas Sarkozy e Josè Luis Rodriguez Zapatero ad abbattere tutti i muri, i promotori della due giorni rinnoveranno la richiesta a porre fine alla guerra ai migranti che si combatte alle frontiere e che non solo ha già prodotto migliaia di vittime, ma comporta accordi tra Stati che violano i diritti fondamentali delle persone sanciti dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani, e fa proliferare il numero dei muri che sembrano caratterizzare quest’epoca storica.

Uffio Stampa
Circolo Arci “Thomas Sankara”
ufficiostampasankara@tiscali.it

Aperte le iscrizioni alla Scuola di lingua e cultura araba

Per l’ottavo anno consecutivo il circolo Arci “Thomas Sankara” propone la Scuola di lingua e cultura araba.

La scuola – organizzata presso i locali del circolo Arci - prevede un incontro pomeridiano settimanale e lezioni di livello base e avanzato impartite dalla prof.ssa Renè Aburub, docente di lingua e cultura araba.

Il 10 Dicembre 2009 è il termine ultimo per la presentazione delle domande di iscrizione. La scuola terminerà ad inizio estate 2010.

Per ulteriori informazioni è possibile contattarci scrivendo una e-mail a circolosankara@tiscali.it o chiamando al seguente numero di telefono: 0906413730

Ufficio Stampa
Circolo Arci “Thomas Sankara”
ufficiostampasankara@tiscali.it

giovedì 26 novembre 2009

Adesione ARCI nazionale alla manifestazione del 19 Dicembre

L’Arci nazionale aderisce alla manifestazione contro il Ponte sullo Stretto di Messina indetta dalla Rete No Ponte per giorno sabato 19 Dicembre 2009.

Le ragioni dell’Arci contro la costruzione di quello sarebbe il ponte a campata unica più lungo al mondo, non sono solo tecniche ma riguardano la speculazione finanziaria e la logica della sfruttamento sfrenato del territorio, così, in vista della posa della prima pietra prevista per il 23 dicembre 2009, l’Arci Nazionale - insieme al circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina ed a molti altri circoli Arci – parteciperà alla manifestazione nazionale contro il Ponte, che si terrà a Villa San Giovanni (RC) alle ore 9:00 di sabato 19 Dicembre 2009.

Ufficio Stampa
Circolo Arci “Thomas Sankara”
ufficiostampasankara@tiscali.it

mercoledì 25 novembre 2009

Convocazioni e appuntamenti con la Questura e Permessi di soggiorno

Cosa fare per sapere la data della propria convocazione in Questura?
1. Entrare sul sito internet www.portaleimmigrazione.it

2. Fare click su "Area Riservata Stranieri" selezionata in rosso

3. Si aprirà il login di autentificazione

4. Prendere la Ricevuta del Permesso di Soggiorno


4. Inserire password e user id (Nome utente) nel login di autentificazione.
Si ricorda di NON inserire il trattino della password.

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Cosa fare per sapere se il titolo di soggiorno è pronto per essere ritirato in Questura?


1. Entrare sul sito internet http://poliziadistato.it/

2. Andare nell'area "Permesso di soggiorno" a destra del sito internet

3. Prendere la propria Ricevuta di Permesso di Soggiorno

4. Inserire la password in alto a sinistra sul sito internet
Si ricorda di NON inserire il trattino della password

martedì 24 novembre 2009

Manifestazione Messina e Villa s. Giovanni NO PONTE


La rete Noponte da anni si oppone, in tutte le sedi e con i più vari mezzi (documentazione scientifica, dibattiti, campeggi, volantinaggi, manifestazioni sempre più partecipate) alla progettazione e realizzazione del cosiddetto manufatto stabile sullo stretto, per l’ingentissimo spreco di risorse che ha già inutilmente sperperato e ancor più sperpererà, per la devastazione ambientale e il dissesto idrogeologico che provocherà, per la sua inutilità sostanziale in un contesto trasportistico da quarto mondo . La Rete Noponte si oppone a una delle tante scelte calate dall’alto grazie alla famigerata legge obiettivo che ignora i bisogni e i diritti dei territori per privilegiare opere faraoniche e grandi imprese come lmpregilo, nota ormai più per l'abilità finanziaria e le disavventure giudiziarie con i cantieri dell’alta velocità, la casa dello studente all’Aquila e i megainceneritori campani che per la celerità e la correttezza dei lavori. Da sempre il movimento no-ponte si batte perché si investa sulle cosiddette opere di prossimità, il risanamento delle colline delle coste e dei torrenti, il consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente evitando nuove aggressioni speculative a un territorio gia compromesso, il potenziamento e il rilancio del trasporto marittimo nello stretto. Oggi, dopo il tragico e annunciato disastro dell’ 1 ottobre e il rischio che possa di nuovo accadere anche in altre parti del nostro territorio, occorre invertire decisamente la rotta e porre con forza la necessità di realizzare con gradualità ma con determinazione quello che ha detto, a caldo, anche il presidente Napolitano: non sprechiamo soldi per il ponte ma investiamoli per il risanamento del territorio. Senza questa scelta netta continuerà il balbettio confuso sulle responsabilità, sulle scelte da fare, sui soldi da trovare, su dove e se ricostruire, aggravando la sofferenza e il disagio degli sfollati che hanno il sacrosanto diritto di tornare, presto e in sicurezza, dove hanno sempre vissuto. Il governo invece persevera imperterrito: proprio in questi giorni ha stanziato 1,3 miliardi di euro per la progettazione esecutiva e le cosiddette opere collaterali e compensative e la Regione Sicilia ha dichiarato che investirà 100 milioni di euro per la costruzione dell’opera. Una delle opere compensative, la variante ferroviaria di Cannitello, sarà inaugurata in pompa magna il 23 dicembre e gabellata come inizio dei lavori del Ponte. La rete siciliana e calabrese risponderà con una grande manifestazione nazionale a Villa San Giovanni il 19 dicembre e con altre iniziative sul territorio. La rete Noponte messinese indice pertanto a Torre Faro, a due mesi dall’alluvione, in un luogo simbolo minacciato dal megapilone del Ponte e lì dove oggi trovano accoglienza in strutture alberghiere buona parte degli abitanti delle zone alluvionate, una MANIFESTAZIONE MARTEDI’ 1 DICEMBRE ore 18.00 con concentramento in Via Circuito (davanti Campeggio dello Stretto) per chiedere l’utilizzo del miliardo e trecento milioni di euro stanziato per il Ponte per la messa in sicurezza dei nostri territori e, prioritariamente, per le aree alluvionate.

Rete No Ponte

Messina tappa finale della Carovana Antimafie 2009

L’edizione 2009 della Carovana Antimafie si concluderà a Messina e sarà dedicata alle vittime della terribile alluvione che lo scorso ottobre ha colpito i villaggi della provincia orientale di Messina.

Il 16 Dicembre 2009 la Carovana Antimafie arriverà ancora una volta a Messina, terminando il percorso iniziato varie settimane fa in nord d’Italia. Come ogni anno, la conclusione della Carovana costituisce un punto di ritrovo per migliaia di persone e associazioni impegnate nel sociale, una vetrina che evidenzia i problemi che affliggono l’Italia proponendo modalità di intervento per risolverli.

L’edizione di quest’anno è dedicata alle vittime dell’alluvione che lo scorso ottobre ha colpito i villaggi della provincia orientale di Messina, causando decine di morti, migliaia di sfollati e centinaia di milioni di euro di danni.

Promossa dall’Arci Sicilia nel 1994 - due anni dopo le stragi mafiose che uccisero i giudici Falcone e Borsellino – nel corso degli ultimi anni la Carovana Antimafie ha toccato migliaia di località e affrontato decine di temi, ottenendo l’attenzione internazionale ed il supporto di un numero sempre più grande di organizzazioni.

La possibile partecipazione di Don Luigi Ciotti - presidente di Libera, organizzazione promotrice della Carovana insieme ad Arci e Avviso Pubblico – potrebbe inoltre spingere i media a puntare i riflettori sui paesini colpiti dall’alluvione e sul rischio idro-geologico che caratterizza il territorio della provincia di Messina e di buona parte del territorio siciliano e italiano.

I dettagli della manifestazione saranno presto resi noti. Sono in corso infatti, incontri tra gli organizzatori della Carovana per stendere il programma definitivo e le modalità di partecipazione delle varie associazioni e dei comitati dei villaggi colpiti dall’alluvione. L’evento verrà seguito anche dal Cesv, il Centro Servizi per il Volontariato.

A fine serata ci sarà il concerto musicale degli “Assalti Frontali”. Il ricavato verrà destinato a progetti in favore degli alluvionati di Messina.

Ufficio Stampa Arci “Thomas Sankara”
ufficiostampasankara@tiscali.it
24 Novembre 2009

sabato 21 novembre 2009

Lunedì 23 conferenza stampa per "idoneità alloggio"

Conferenza stampa del Circolo Arci “Thomas Sankara” lunedì 23 novembre, alle 9.45, nella Saletta Commissioni della Provincia Regionale di Messina su l’emergenza abitativa per i migranti e una delibera vessatoria del Comune di Messina
Lunedì 23 novembre, alle ore 9.45, nella Sala Commissioni della Provincia Regionale di Messina, il Circolo Arci Thomas Sankara indice una conferenza stampa sulla questione ancora aperta del rilascio dell’idoneità abitativa per il ricongiungimento familiare e sulla certificazione abitativa per il permesso per lavoro subordinato e permesso Ce per soggiornati di lungo periodo, ovvero ex “Carta di Soggiorno”.
Interverranno Carmen Cordaro, avvocata e presidente dell’Arci Territoriale di Messina, e Patrizia Maiorana, vicepresidente del Circolo Arci “Thomas Sankara”.
L’amministrazione comunale, con la delibera di Giunta del 23 settembre 2009, ha non solo adottato una nuova amministrativa vessatoria per il rilascio dell’idoneità abitativa, ma ha altresì deliberato su istituti quali il la regolarizzazione contributiva di Settembre ed il permesso di soggiorno per lavoro su cui non vi è stata alcuna modifica legislativa.
Il Circolo Arci “Thomas Sankara” ha presentato opposizione alla delibera, ma ha anche proposto una differente prassi amministrativa all’assessore all’Immigrazione e all’assessore all’Urbanistica, per il rilascio delle varie certificazioni abitative.
Sino ad oggi l’amministrazione Comunale non ha dato risposta alle migliaia di cittadini migranti che attendono di poter ricongiungere i propri cari o di regolarizzare la propria posizione.

Invitiamo pertanto l’amministrazione Comunale a prendere parte alla conferenza stampa per informare la cittadinanza sulle decisioni assunte e per risolvere la questione, nel rispetto della legge e dei diritti umani fondamentali.
Foto: Karl-Marx-Hof di Vienna

giovedì 19 novembre 2009

Aiutare le popolazioni alluvionate

A cinquanta giorni dall’alluvione che ha devastato i villaggi dell’alta provincia ionica di Messina, il Circolo Arci “Thomas Sankara” continua ad assistere le popolazioni colpite fungendo da centro di raccolta di beni di prima necessità e mantenendo attivo il conto corrente per la raccolta fondi da destinare ai villaggi danneggiati.

Se è vero che la Protezione Civile non è venuta meno al proprio dovere di fornire assistenza alle popolazioni colpite dall’alluvione dello scorso 1 Ottobre, è anche vero che i mass-media nazionali sembrano aver dimenticato l’emergenza, e che la politica tarda a dare risposte per l’attivazione di un piano di messa in sicurezza del territorio e per il risarcimento dei danni.

Ormai è rara la messa in onda degli spot televisivi che invitano alla solidarietà con le comunità messinesi; disattivi da tempo anche i numeri per gli SMS solidali. Tuttavia, benché sia sempre più chiaro il disinteresse generale nei confronti di una catastrofe ritenuta di “serie B”, alle popolazioni colpite dall’evento naturale non è mai mancato il supporto di coloro i quali hanno a cuore il futuro di migliaia di persone ancora impossibilitate a tornare alle proprie case.

Per questo motivo il circolo Arci “Thomas Sankara” invita tutti ad essere solidali con le popolazioni di Giampilieri, Scaletta Zanclea, Briga, Altolia, Molino e Pezzolo, versando un contributo economico al conto corrente bancario sotto specificato, oppure inviando alla propria sede dei beni di primaria necessità che verranno destinati alla Protezione Civile per la redistribuzione tra gli sfollati.

Centro di raccolta beni di prima necessità:
Circolo Arci “Thomas Sankara”
Casa dei popoli
Via campo delle Vettovaglie, s.n.c.
sopra ex Mercato Ittico - 98122
Messina
tel: 0906413730

Conto corrente su cui effettuare i versamenti:
Iban - IT 32 K 05018 04600 000000140141
Intestato a: Arci Sicilia
Conto aperto presso Banca Etica
Causale: Emergenza Alluvionati della provincia di Messina

Ufficio Stampa
Circolo Arci “Thomas Sankara”
ufficiostampansankara@tiscali.it


Foto: Ciro Fusco

martedì 17 novembre 2009

Futuro abitativo della comunità Rom?

Sono passati vari giorni dalla Conferenza dei Servizi dell’Amministrazione Comunale di Messina sulla questione del Campo Rom “Villaggio Fatima” di Via San Raineri, ma sul futuro abitativo della popolazione Rom Kosovara aleggia ancora il mistero.

Istituito dall’Amministrazione cittadina più di quindici anni fa, il Campo Rom avrebbe dovuto essere attrezzato in modo tale da garantire una qualità abitativa dignitosa per i suoi abitanti nel rispetto degli articoli 2 e 3 della Costituzione della Repubblica Italiana che sanciscono rispettivamente “i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità” e “la parità dignità sociale…senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Tuttavia, in merito al Campo Rom “Villaggio Fatima”, tali principi della Costituzione sono rimasti sulla carta in quanto la comunità Rom Kosovara che abita il campo si ritrova abbandonata dalle istituzioni cittadine e segregata dal resto della popolazione messinese in una delle zone più degradate della città.

In attesa che l’Amministrazione Comunale faccia luce sui progetti relativi al futuro abitativo della comunità Rom di Via Rainieri, il Circolo Arci “Thomas Sankara” dichiara ancora una volta il proprio sostegno all’associazione “Baktallo Drom” per il diritto della comunità Rom a vivere dignitosamente in una città aperta e solidale.

Ufficio Stampa
Circolo Arci Thomas Sankara
Messina, Sicilia
ufficiostampasankara@tiscali.it


(foto: Alessandro Di Maio/LaSpecula.com)

La Carovana Antimafie è ripartita! Le prime tappe

In viaggio per i diritti, la democrazia, la giustizia sociale. La Carovana antimafie è una iniziativa organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico, un lungo viaggio di oltre due mesi, circa 100 tappe che toccheranno tutte le Regioni d'Italia con appuntamenti itineranti, volti a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta alle mafie, sulla sicurezza sul lavoro e la lotta a qualsiasi forma di razzismo con modalità di coinvolgimento diverse: dal momento di riflessione ed incontri con magistrati e familiari di vittime di mafie a quello di gioco, dal convegno allo spettacolo, dalla proiezione di film all' animazione per i più piccoli.

Per maggiori informazioni e per conoscere le tappe fai click qui.

Ufficio Stampa
Arci Thomas Sankara
Messina, Sicilia
ufficiostampasankara@tiscali.it

lunedì 16 novembre 2009

Processo breve: un disegno di legge indecente che sancisce la “disuguaglianza” di fronte alla Legge

L’Associazione nazionale magistrati ha usato toni durissimi per stigmatizzare il disegno di legge sul processo breve presentato ieri in Senato: “la più devastante riforma introdotta nel nostro ordinamento”.
Facendosi scudo di un’esigenza vera, quella di abbreviare i tempi dei processi, il governo propone di introdurre nei fatti un’amnistia per i ricchi. I processi che andrebbero in prescrizione sono infatti quelli che riguardano reati gravissimi come la corruzione e concussione, i reati finanziari e societari, compresa l’usura e il falso in bilancio, fattispecie che molto difficilmente possono riguardare i meno abbienti, che anzi spesso di questi reati sono le vittime (processi Cirio, Parmalat, Eternit) e che grazie a questo ddl non avranno mai giustizia.

Per salvare Berlusconi dai procedimenti che lo riguardano, rischiano infatti di saltare centinaia di migliaia di processi in corso. Basterà infatti pagare un buon avvocato in grado di far rinviare le udienze e l’immunità sarà assicurata.

Ma l’aspetto eticamente più insopportabile sta nei reati che sono esclusi dai benefici del provvedimento in nome dell’opportunità propagandistica. Non solo il furto, per cui il poveraccio che ruba in un supermarket è considerato socialmente più pericoloso di chi ha provocato la morte di centinaia di persone per l’esposizione all’amianto, tanto per fare un esempio, ma anche il reato di immigrazione clandestina, che viene così assimilato a quelli, gravissimi, di omicidio, strage, sequestro di persona…
Per assicurarsi il voto della Lega, si è ceduto alla sua arrogante volontà persecutoria contro i migranti, attribuendo alla condizione di irregolare una pericolosità sociale che contrasta persino con le modalità, amministrative, con cui viene punita. Una clausola razzista, che conferma la deriva xenofoba di questo governo.

A questo ddl è necessario opporsi con ogni mezzo, spiegandone l’ingiustizia, la portata sovvertitrice per il nostro sistema costituzionale e giudiziario.

L’Arci appoggerà tutte le iniziative volte a fermarne l’iter, dai ricorsi alla Corte Costituzionale ed Europea alla costruzione di iniziative di confronto e mobilitazione che diano voce all’indignazione per questo ennesimo colpo inferto allo stato di diritto.

Paolo Beni, presidente nazionale Arci
Roma, 13 novembre 2009

giovedì 12 novembre 2009

Il Circolo Arci Sankara parteciperà alla Festa della Filosofia

Il circolo Arci Thomas Sankara parteciperà alla Festa della Filosofia “FiLOVEsofia”organizzata nella città dello Stretto dal 13 al 15 Novembre 2009.

Organizzato dal Liceo Classico “F. Maurolico” e dall’Università di Messina, l’evento ha lo scopo di far incontrare studenti, ricercatori e docenti - del Liceo Classico “F. Maurolico”, dell’Università di Messina, Catania e Genova - sul tema della filosofia e dell’incontro con il diverso.

Tra un appuntamento e l’altro verranno proiettati dei video. Alla fine della due giorni ci sarà spazio per il Coro “Maurolico-Seguenza”.

Rappresentanti del Circolo Arci Thomas Sankara prenderanno parte all’incontro sulle differenze “Le aule parlanti”, che avrà luogo presso l’Aula Magna del Liceo Classico “F. Maurolico” giorno 14 novembre 2009 alle ore 16:00.

Ufficio Stampa
Circolo Arci Thomas Sankara
Messina, Sicilia
ufficiostampasankara@tiscali.it

Don Gallo: "Perchè difendete il crocifisso e dimenticate gli immigrati"?

La decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, all’unanimità, ha ritenuto l’esposizione nella scuola del Crocifisso in contrasto con la convenzione dei Diritti dell’Uomo. Punto e basta. Non si voleva sottovalutare l'importanza delle religioni, al contrario si vuole assicurare la tutela di ogni diritto religioso. L’Europa, con il voto unanime dei Giudici, ci scuote, a mio avviso, positivamente. Penseremo, anche in questa occasione, che la Corte di Strasburgo sia un covo di Giudici “rossi”?

L’Italia è percorsa dall’ossessione identitaria. La Libertà religiosa non può non tener conto del rispetto del pluralismo. I Padri fondatori dell’Europa, tra i quali i cattolici Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer, mai cedettero alla tentazione di ancorarla a “radici cristiane” nel 1950.
La loro intuizione profonda era quella, in cui si voleva unificare l’Europa, intorno all’eguale diritto di tutti e di ciascuno. Un Europa interetnica, interreligiosa, laica. Questa è la strada maestra. Riflettiamo profondamente, non stracciamoci le vesti. Liberiamoci da argomenti strumentali.

Il Crocifisso non è un’icona culturale. Il Cristo Gesù per i credenti, è il Salvatore di tutti e non è sicuramente un simbolo di Divisione. Anche il fronte “laico commetterebbe un gravissimo sbaglio, servendosi del Pronunciamento per rilanciare una incivile campagna anticristiana.

In questi giorni rispunta l’uso politico della religione cattolica e dei suoi valori. Mussolini soleva dire: “sono cattolico e non cristiano”. Ci si butta nell’opportunità feconda per guadagnare consensi in una triste stagione dove vince la frammentarietà culturale e etica e le tentazioni identitarie. Vaghe e localistiche.

In tempi postcristiani la religione “trionfa” soprattutto come risorsa identitaria ed etica che la rende più facile preda di forze politiche che vogliono sfruttarla a proprio vantaggio elettorale. Gesù ha voluto una comunità di seguaci inserita nella “Città” in cui sono “principi irrinunciabili” il perdono, l’amore dei nemici, il servizio agli altri, l’accoglienza, la solidarietà, l’Amore, il Martirio.

Al Cristianesimo servono testimoni non testimonial. Mi chiedo frastornato: come mai così tanto zelo nel difendere il “Crocifisso” nelle scuole non si estende ai nove milioni di poveri, ai precari, ai senza lavoro, ai “senza identità, ai senza casa, ai migranti, ai “Clandestini”, ai Detenuti, alla salute di tutti.

Credo sia l’occasione di porsi domande serie, almeno all’interno delle Comunità Cristiane. C’è autentica conoscenza del fondamento storico della Fede Cristiana in Cristo risorto? Il Cuore del messaggio Cristiano ha ben poco a che fare con giochi di potere, interessi economici, meschinità travestite da nobili parole, impunità, arroganza, xenofobia, omofobia, razzismo.

La buona “notizia” che può destare la Fede non è affidata a un libro o una pellicola, a professioni ipocrite, ad un crocifisso, ma a Uomini e Donne in carne e ossa : è la “vita” dei Cristiani che deve essere un racconto credibile del Vangelo, un racconto che nessuna “crociata” può sconfessare.

Solamente riconoscendo la pluralità dei valori presenti anche nella Società non cristiana che si può stare nella storia e tra gli Uomini secondo lo Statuto evangelico.( I lettera a Diogneto).

Continueranno i ricorsi, le grida ,le sceneggiate. C’è una gara per esibirsi “chierichetti” nei confronti dei Vescovi. Non ci credo proprio: l’emergenza grave non è la sentenza del “crocifisso”negato.

Nel mio iter scolastico, dall’asilo al Nautico, il crocefisso era scortato a destra dal Re Vittorio Emanuele III e a sinistra dal Duce. L’Emergenza gravissima è la tenuta democratica del Paese intero. Termino citando un passaggio del Card. Dionigi Tettamanzi, all’Omelia del 1 novembre al Campo della Gloria del Cimitero monumentale di Milano letta dal Mons. Gianfranco Bottoni.

Parlando dell’Italia di oggi dice: “Al di là delle diverse e opinabili diagnosi, c’è il fatto che oggi molti, forse i più, non si accorgono del processo, comunque in atto, di morte lenta e indolore della Democrazia, del processo che potremmo definire di progressiva “eutanasia” della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista.”

Non mi preoccupa come finirà l’applicazione del Regio decreto del 1924 che introduceva il “crocifisso” nelle Aule scolastiche. Vorrei mantenere lucidità di giudizio per concludere che questa sentenza può aiutare tutti a comprendere meglio i segni dei tempi, lo ripeto, in cui la difesa della libertà religiosa non può non preoccupare, con tutto il cuore laico, cristiano il rispetto del pluralismo, e soprattutto può stimolare a vincere le “paure” per affrontare una riflessione più profonda sulla convivenza tra i diversi, considerando la ricchezza, un Bene e un valore proprio questa sua alterità.

Ripartiamo da capo con Umiltà, ogni mattina, davanti alla Croce. Il Cristiano è abitante della Polis (è un diritto, ma anche un dovere) mentre ha la Sua Cittadinanza nei cieli. Ecco la Profezia della Fede cristiana.

Don Andrea Gallo
(La Repubblica, 6 novembre 2009)

giovedì 5 novembre 2009

20 anni dal crollo del Muro di Berlino. Contro tutti i muri, sempre!

A venti anni dal crollo del Muro di Berlino il mondo conosce nuovi muri e separazioni. Dalla Palestina al Messico, passando da Cipro, Ceuta e da tutti i centri di permanenza per immigrati attivi in Italia e nei paesi UE.

“Come un frutto marcio appeso a un albero morto” – questa la definizione del premio nobel per la letteratura, il tedesco Günter Grass - il Muro di Berlino crollò venti anni fa, segnando la fine della DDR e la liquidazione di una delle più evidenti eredità della guerra al nazifascismo: la divisione in due della Germania.
Dal 1961, anno di costruzione del muro, al 1989, anno del suo crollo, contro il Muro si infransero i sogni di milioni di persone appena uscite dalla dittatura nazista e dalla più grande e terribile guerra che storia ricordi. Oggi quel muro carico di murales e scritte colorate non è soltanto un’attrazione turistica o un cimelio per i pochi nostalgici della Guerra Fredda, ma un simbolo di pace e fratellanza, un monumento alla storia e alla necessità di imparare da essa.
L’umanità, però, mostra ancora una volta le proprie difficoltà a non commettere gli errori passati, ed erige muri di ogni tipo e in ogni luogo, separando culture, lingue, religioni e persone; e andando contro il carattere globalizzato di se stessa.

Dalla Palestina al Messico, passando da Cipro, dalle enclavi spagnole in Africa e dalle recinzioni di tutti i centri di permanenza per gli immigrati, la Storia continua a registrare i sogni spezzati di milioni di persone che non chiedono altro che una vita dignitosa.

Ufficio Stampa
Circolo Arci Thomas Sankara
Messina, Sicilia

ufficiostampasankara@tiscali.it