venerdì 31 dicembre 2010

Assemblea decreto flussi e carta di soggiorno


Novità per il 2011. Il nuovo decreto flussi verrà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. Il primo clic day è fissato per lunedì 31 gennaio dalle ore 8.00, per le domande per i lavoratori subordinati dei cittadini di Paesi che hanno siglato accordi con l’Italia ed hanno 52.080 ingressi riservati, ovvero: Albania; Algeria; Bangladesh; Egitto; Filippine; Ghana; Marocco; Moldavia; Nigeria; Pakistan; Senegal; Somalia; Sri Lanka; Tunisia; India; Perù; Ucraina; Niger e Gambia.Dalle 8.00 di mercoledì 2 febbraio si invieranno le domande per lavoratori domestici ovvero per i cittadini di altri Paesi, che non hanno accordi con l’Italia, 30.000 ingressi. Dalle 8.00 di giovedì 3 febbraio, gli altri ingressi lavoratori che hanno completato speciali programmi di formazione e istruzione nel Paese di origine e 500 discendenti di italiani in Argentina, Uruguay, Venezuela o Brasile. Per tutti coloro che hanno richiesto il permesso Ce per soggiornanti di lunga durata (carta di soggiorno) è confermato l'obbligo di sostenere un esame di italiano. Per approfondire questi argomenti e spiegare come fare vi invitiamo all'Assemblea di domenica 9 gennaio ore 10:00 al circolo. L'ingresso è riservato ai soci.

giovedì 23 dicembre 2010

BUONE FESTE!!
Nell'augurarvi un sereno Natale e un felice 2011, vi ricordiamo che le attività del Circolo ARCI "Thomas Sankara" riprenderanno il 5 gennaio. Il 6 gennaio chiuderemo per festività.
Venerdì 14 gennaio vi aspettiamo per la festa del tesseramento 2011 "Por la vida, la justicia y la paz "che si terrà nei locali dell'associazione, a partire dalle ore 20. Durante la festa verrà proiettato il video del corteo del 5 dicembre scorso contro la sanatoria-truffa.

venerdì 17 dicembre 2010

Incontro scuola di lingua e cultura araba


Mercoledì 5 gennaio 2011 alle ore 18:00 si terrà l'usuale incontro della scuola di lingua e cultura araba rivolto ai principianti. Nell'incontro sarà presentato il programma e le modalità di svolgimento. Nel corso di 1° livello si apprenderà l'alfabeto, lettura e scrittura, e la lingua della vita quotidiana. Si conosceranno le tradizioni e le ricorrenze del mondo arabo, con particolare riferimento alla Palestina. Durante l'incontro, a cui prenderà parte la docente madrelingua dr.ssa Rene Abu Rub, sarà fissato il calendario degli incontri settimanali.
Per maggiori informazioni contattateci per e-mail o al numero 0906413730.
Circolo Arci Thomas Sankara

lunedì 13 dicembre 2010

SIAMO IN MILLE SULLA GRU

Permesso di soggiorno subito! Subito! Sanatoria per tutti! Parole scandite con rabbia da duecento e poi trecento e poi cinquecento, infine mille cittadini, pochissimi dei quali con diritto di voto, la maggioranza meceti, i più con un limitato diritto di circolazione, condizionato dalla propria nascita in un paese straniero. Un corteo di migranti per le vie del centro cittadino, mentre i “messinesi di origine controllata”, guardano attoniti, fermandosi in silenzio ai bordi della strada oppure, richiamati dalle voci, escono fuori dai negozi e si domandano: Ma che vogliono? E' una rivolta?. E' la prima volta che degli stranieri “osano” sfilare in corteo per rivendicare i propri diritti e portare nel salotto buono di piazza Cairoli un così inusuale protagonismo. Il corteo è una tappa significativa per la rivendicazione dei diritti dei cittadini migranti, costruita attorno alla campagna “Siamo tutti sulla gru!”, promossa dalla Rete Antirazzista Messinese. La RAM nasce dalla volontà del Circolo Arci Thomas Sankara di costruire un fronte di opposizione sociale al diritto speciale per i migranti, per far riemergere quel movimento di militanza creatosi attorno alla vicenda della Cap Anamur, che lanciò un'offensiva non violenta a tutte le forme di detenzione amministrativa. Nella giornata di mobilitazione nazionale del 20 novembre, “Siamo tutti sulla gru!” ha promosso un sit-in in prefettura con la consegna di un documento per richiedere la convocazione di un tavolo tecnico per la sanatoria, per la concessione di un permesso per i truffati (umanitario o di protezione sociale) e la denuncia di gravi violazioni a Messina di diritti garantiti dalla legge, in relazione all'unità familiare ed ai diritti sociali. Successivamente si sono tenute assemblee all'Arci e dentro il Rettorato occupato per scegliere le forme di solidarietà con i migranti di Brescia e Milano, e lanciare la campagna provando ad unire la protesta contro la sanatoria a quella degli studenti e dei ricercatori dell'università. Proteste, ambedue, basate sulla critica del modello neoliberiste e della precarietà. Un corteo senza bandiere ha sfilato quindi il 5 dicembre: uomini e donne, bambini, intere famiglie, un blocco “intercontinentale” insieme agli indigeni, tutte e tutti rappresentati esclusivamente dai propri corpi, senza ulteriori identità se non quella di essere umano, con eguali diritti e aspettative. Davanti il palazzo municipale, poi, la scelta di un sit-in, per sottolineare le difficoltà oggettive nel diritto all'abitare per i migranti ed i rom, con la costruzione simbolica di una casa di cartone con su scritto: “Se a questa la mia casa non somiglia, allora io perdo la mia famiglia”. Infine, al grido di “vergogna,vergogna”, il corteo ha raggiunto il Tribunale, dalle cui scale i migranti hanno chiesto giustizia. Alla conclusione del corteo, dentro il Rettorato, cena sociale arabo-siciliana e musica dal vivo per un métissage che ha messo insieme hip-hop messinese e tradizioni arabe.


giovedì 9 dicembre 2010

Siamo tutti sulla gru, 5 dicembre 2010


Corteo contro la sanatoria truffa, 5 dicembre 2010 Messina.
Campagna "Siamo Tutti sulla gru!" Clicca sulla foto per accedere al video

lunedì 6 dicembre 2010

Ecco chi sono gli «angeli dei rom»

MESSINA - Sono una sessantina i rom stanziali a Messina e abitano da vent’anni in riva allo Stretto, nella cosiddetta Zona Falcata dove dovrebbe essere realizzato l’agognato water-front, tra topi e mareggiate, fogne e tsunami. E, se non avessero avuto alcuni angeli custodi che da sempre li proteggono, a quest’ora sarebbero stati sbattuti via, come “rifiuti umani”, perché poveri, perché inermi, perché ultimi. Ma chi sono questi angeli custodi? La Caritas in primis, anche se la Curia, per bocca dei suoi vertici, l’Arcivescovo Marra prima e La Piana dopo, sollecitati a regalare uno dei tanti terreni avuti in lascito da fedeli defunti, ha sempre promesso vagamente ma mai mantenuto. E poi Renato Accorinti, il paladino dei diseredati. E, ancora l’avvocato Carmen Cordaro, capofila, insieme al circolo Arci Thomas Sankara, del Fronte cittadino che, nella primavera del 2009, ha bloccato, nella sua qualità, un’ordinanza di sgombero firmata dall’Autorità portuale.

Ha inoltre cercato di mettere a posto diverse situazioni di irregolari, rifugiati provenienti dal Kossovo, casi di apolidìa, il tutto con l’obbiettivo prioritario di risolvere giuridicamente il problema abitativo con un ricorso al Tar di Catania contro il Comune di Messina e l’Autorità portuale. Poi, forte di una sentenza del Tar che, pur rigettando la richiesta di sospendere lo sgombero, intima alle Amministrazioni «di procedere con la necessaria e opportuna gradualità, tenuto conto degli interessi di particolare rilevanza in quanto coinvolgono minori nelle operazioni di sgombero» , ha continuato la sua lotta nella direzione di una integrazione più sostanziale di queste persone emarginate nella coscienza dei più. Nascono pertanto, nel corso di quest’anno, iniziative che si sviluppano nello spirito della solidarietà e della collaborazione.

I rom puliscono dalle erbacce l’aiuola spartitraffico di fronte al Policlinico e ancora quella antistante al Baby Park, poi è la volta di un ballo popolare a Contesse, nella periferia sud della città di Messina, dove cittadini messinesi si mescolano al ritmo di musiche allegre a cittadini rom. Si aprono anche parrocchie e villaggi. «L’integrazione si può realizzare», dice con un sorriso gratificato, la Cordaro. Così il Comune prende coscienza del fatto che la vicenda rom va risolta. E, gli odiati “zingari”, sembrano finalmente imbattersi nella fortuna perché l’assessore alle politiche della famiglia è Dario Caroniti, che, pur permeato di cultura di destra, prende a cuore la vicende umane dei rom messinesi. E dichiara: «Sono state reperite, provvisoriamente, sei abitazioni per sei famiglie con bambini. Per le altre quattro stiamo cercando di provvedere. Poi, per la sistemazione definitiva, siamo orientati a scegliere un sito per il quale si prevede un progetto di autocostruzione da parte dei rom, con progetti e materiali forniti dal Comune cui seguiranno regolari contratti di affitto». Ascoltando l’Assessore sembra di sognare. Ma sarebbe un sogno che il popolo dei rom ha già pagato in anticipo, avendo vissuto per vent’anni in una condizione “un gradino al di sotto dell’uomo”.

Adele Fortino
30 novembre 2010
(Corriere del Mezzogiorno)

sabato 4 dicembre 2010

Domenica tutti a piazza Antonello

Partenza da Piazza Antonello, Via Cavour, Via Tommaso Cannizzaro, Piazza Cairoli, Via Garibaldi, Piazza Municipio (sit-in), Via Garibaldi, Via Tommaso Cannizzaro, Tribunale. Al termine del corteo sono previsti interventi e performance + cena sociale con gli studenti che hanno occupato il rettorato.
Info: Circolo Arci Thomas Sankara tel.0906413730
(aperto anche sabato pomeriggio e domenica mattina)

lunedì 29 novembre 2010

Documento della Rete Antirazzista Messinese

AL PREFETTO DI MESSINA FRANCESCO ALECCI

A seguito dell’ incontro della delegazione della Rete Antirazzista Messinese con la dott.ssa Ianuzzi, tenutosi in Prefettura il 20 novembre per il sit-in organizzato all’interno della campagna “Tutti sulla gru!” contro gli effetti dell’emersione contributiva rivolta esclusivamente ai lavoratori domestici di settembre 2009, le inviamo la presenta richiesta di apertura di un tavolo istituzionale sull’emersione contributiva che nella attuazione si è rivelata una vera e propria “truffa”.

Tale richiesta è motivata dalla considerazione che le legittime istanze di migliaia di cittadini stranieri - il Ministero dell’Interno nell’ultimo rapporto Spi indica in 1787 le domande di “sanatoria” nella provincia di Messina - devono trovare delle risposte rispettose dei principi fondamentali della nostra costituzione, primo fra tutti il principio della non discriminazione.

Cittadini migranti discriminati nel loro diritto all’unità familiare, al diritto alla libertà di movimento, al diritto di fare rientro nel paese di origine, perché centinaia di persone di questa città sono ridiventate prigioniere della nostra Repubblica. Infatti, le lavoratrice e i lavoratori migranti che sono state/i sottoposte/i al foto segnalamento ed hanno effettuato la convocazione in questura, aspettano da troppi mesi il rilascio del permesso di soggiorno, unico titolo necessario per uscire e rientrare dal’Italia e dallo spazio Schengen, non avendo sul passaporto alcun visto d’ingresso.

I solleciti già presentati all’Ufficio stranieri della Questura di Messina, non risolvono ovviamente un problema di carattere generale, che non è stato affrontato dal Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, organismo che dovrebbe garantire i principi della trasparenza, della sussidiarietà, e dei tempi certi della conclusione delle pratiche amministrative, anche per il rilascio del permesso Ce per soggiornati di lunga durata, del permesso art. 19, del nulla osta al ricongiungimento familiare, trattate dalla Pubblica Amministrazione con tempi e modalità che contrastano con la normativa vigente.

Cittadini migranti relegati dalla legge in una condizione di “clandestinità” hanno espresso fiducia nello Stato, in un testo di legge la 109/2009, i cui motivi ostativi alla definizione positiva della pratica sono stati “reinterpretati” da una circolare emanata il 17 marzo dal Ministero dell’Interno, ben sei mesi dopo l’invio delle istanze.

Il rigetto delle istanze da parte dello Sportello Unico Immigrazione, che ha colpito decine di migliaia di stranieri in Italia, è la causa delle proteste eclatanti di Brescia e Milano, scelte estreme che dovrebbero parlare alle coscienze silenti di coloro che hanno accettato e voluto l’introduzione di un diritto speciale per i migranti.

Anche nella nostra città, numerosi migranti sono caduti nelle maglie della criminalità, molti sono i truffati da datori di lavoro che in cambio di ingenti somme di denaro, hanno presentato istanza di emersione. Datori di lavoro, che però non avevano i requisiti di legge, oppure hanno interrotto il rapporto di lavoro prima della convocazione al SUI, o addirittura hanno falsificato le istanze ed in ultimo hanno presentato decine di istanze per poi sparire nel nulla.

Auspichiamo che in questo caso non sia il migrante ad essere incriminato, poiché è stato lo stesso meccanismo della sanatoria ad aprire il mercato criminale della compravendita dei contratti, costringendo operai,commercianti,camerieri a trasformarsi in lavoratori domestici.

Alla luce di queste osservazioni

Chiediamo

l’istituzione di un tavolo istituzionale con Prefettura, Sportello Unico Immigrazione e Questura per valutare il rilascio di un permesso umanitario e di protezione sociale per coloro che hanno avuto un diniego dal SUI e abbiano le caratteristiche per la concessione e per valutare il rilascio di un permesso per attesa occupazione negli altri casi , ovvero quando il datore di lavoro ha comunicato l’interruzione del rapporto di lavoro prima della convocazione;

la convocazione urgente del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, su sollecitazione del circolo Arci Thomas Sankara, componente del Consiglio per l’Immigrazione, per affrontare i ritardi nella consegna dei permessi di soggiorno e confrontarsi sulle procedure utilizzate nella definizione delle pratiche relative a status permanenti : permesso Ce per soggiornati di lungo periodo, carta Ce per familiari di cittadini europei; a soggetti in espellibili : titolari di protezioni internazionali e famigliari di cittadini italiani, al rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare.

La Rete Antirazzista Messinese prosegue la propria campagna contro la “sanatoria-truffa” ma siamo certi che Lei darà seguito alle nostre richieste. 29/11/2010


sabato 27 novembre 2010

Tutti sulla gru arriva all'Università di Messina


Continua la mobilitazione della Rete Antirazzista Messinese contro la sanatoria-truffa, il meccanismo di regolarizzazione per colf e lavoratori domestici che ha costretto a salire dei lavoratori migranti su una gru a Brescia e su una torre a Torino. Domenica 28 novembre alle 17:00 assemblea sulle migrazione e “lezione” sugli effetti della sanatoria-truffa dentro l’Università in protesta. L’iniziativa è realizzata su invito degli studenti e ricercatori che hanno occupato il Rettorato per evitare l’approvazione del Ddl “Gelmini”. Le proteste si saldano perché entrambe richiamano ad un’idea di società includente, per fermare la deriva autoritaria e neoliberista che intende annientare gli spazi di democrazia e controllare la cultura ed i saperi. Dopo l’assemblea/lezione con il coinvolgimento di docenti universitari,animazione per i più piccoli a cura degli studenti universitarii.Un’ intero pomeriggio e serata dedicata alla campagna “Tutti sulla gru”.Inoltre, sarà portato sul tetto dell’Università uno striscione “Siamo tutti sulla gru : sanatoria per tutti” dai migranti che consegneranno agli studenti così le loro rivendicazioni.Lunedì 29 novembre consegna al prefetto di un documento con delle richieste di risoluzione su base cittadina della campagna.Inoltre, sono previste altre iniziative per la prossima settimana.

martedì 23 novembre 2010

20 novembre: tutti sulla gru, ma la mobilitazione continua

Oltre 200 persone, la maggioranza migranti, hanno partecipato al sit-in di sabato 20 novembre di fronte alla Prefettura, indetto dalla Rete Antirazzista Messinese per protestare contro la sanatoria-truffa. I manifestanti hanno affollato Piazza dell’Unità d’Italia per rilanciare i punti della mobilitazione sociale che, ormai da giorni, sono al centro delle rivendicazioni dei migranti di tutta Italia:

1. rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla “sanatoria truffa”;
2. prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
3. rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero
o lo sfruttamento sul lavoro;
4. emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo;
5. riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni;
6. riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.

Diversi gli interventi dei migranti che hanno voluto far sentire la propria voce: dalla denuncia degli effetti criminalizzanti della sanatoria, alla condizione di apartheid in cui versano tutti coloro che non hanno avuto la fortuna di nascere in Italia, alla negazione del diritto d’asilo in Italia, fino ad arrivare ai disagi relativi all’ambulantato cittadino, denunciati dalla comunità senegalese. Al termine del presidio una delegazione della Rete Antirazzista Messinese composta dall’Avv. Carmen Cordaro, Patrizia Maiorana, Claudio Risitano, Ferizaj Isuf, rom–kosovaro, e dal boliviano Renè Oscar Morales è stata ricevuta dalla dott.ssa Iannuzzi in rappresentanza del Prefetto di Messina. La delegazione ha esplicitato i temi della piattaforma nazionale richiedendo, inoltre, un incontro per affrontare la grave condizione dei migranti che hanno partecipato alla sanatoria anche a Messina. I punti principali da affrontare nella vertenza messinese, che saranno oggetto di un documento, saranno la concessione di un permesso di soggiorno per protezione sociale o motivi umanitari alle vittime della sanatoria e l’accelerazione del rilascio del 1° permesso di soggiorno a migranti che da anni non riescono a raggiungere le loro famiglie nel paese di origine perché è impossibile attraversare le frontiere con la sola ricevuta di Poste Italiane. Domenica 21 novembre, nei locali del Circolo Arci “Thomas Sankara” si è infine tenuta un’assemblea per decidere i prossimi passi della mobilitazione. Il presidio di sabato, infatti, può essere considerato un passaggio di una battaglia più ampia che proseguirà già domenica prossima con l’Assemblea nazionale del Movimento Antirazzista che si terrà a Firenze. Nel frattempo, si spera che l’attenzione dei media e della società civile intorno ai diritti dei migranti cresca, senza che nessuno sia più costretto a scalare una torre o una gru per essere ascoltato.

Circolo Arci Thomas Sankara per Rete Antirazzista Messinese
Via Campo delle Vettovaglie, snc 98122 Messina (ex Mercato Ittico - zona Stazione Ferroviaria)
tel/fax 0906413730 circolosankara@tiscali.it
http://arcisankara.blogspot.com

mercoledì 17 novembre 2010

Il Governo fermi le retate e le espulsioni punitive


Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci, e di Ilaria Silvia Scovazzi, responsabile immigrazione Arci Lombardia
Dopo 17 giorni la protesta dei migranti sulla gru di Brescia è finita e, mentre alcuni dei manifestanti sono riusciti a strappare un accordo, per migliaia di persone la situazione è drammaticamente la stessa, se non peggiore. Il rischio ora è che, nonostante le mobilitazioni di protesta continuino (prima fra tutte quella alla Torre Ex Carlo Erba di Milano), si spengano i riflettori sulla Sanatoria-Truffa e sulle sue ingiustizie, facendo calare un pericoloso silenzio anche su quello che sta accadendo a poche ore dalla fine della protesta sulla gru. Il Governo e le forze dell'ordine hanno infatti presentato il conto ai lavoratori stranieri di Brescia dando vita a una retata casa per casa in quella che potremmo definire una caccia al migrante, alla ricerca di una qualsiasi irregolarità amministrativa. La colpa di chi sta subendo queste "ritorsioni" è quella di aver osato alzare la testa e aver chiesto a gran voce che venissero rispettati i loro diritti.
Si usa ancora una volta la linea dura per nascondere le tante ingiustizie delle politiche che il Governo ha ideato con l'unico scopo di raccogliere facili consensi, calpestando i diritti di migliaia di persone. Esprimiamo solidarietà a tutti i cittadini stranieri che in queste ore rischiano l'espulsione e che sono attualmente rinchiusi nei Cie di Milano, Torino e Gorizia, e, tra i tanti, esprimiamo grande preoccupazione per Mohammed Mimmo, uno dei rappresentati più attivi della mobilitazione per il permesso. Mohammed è stato fermato mentre tornava a Brescia dopo aver partecipato al presidio allestito davanti al consolato egiziano di Milano e, portato in questura, è stato trattenuto perché privo del permesso di soggiorno. Chiediamo che vengano garantiti l'assistenza legale e il rispetto dei diritti a lui e a tutti i migranti che, dopo aver partecipato alle mobilitazioni, rischiano l'espulsione.Chiediamo al Governo di fermare le retate e le espulsioni punitive, un ulteriore sopruso sulla pelle di persone che hanno già sopportato troppo e a cui il Governo dovrebbe garantire, invece, le condizioni per costruirsi un futuro dignitoso nel nostro paese. Foto: 17 novembre Messina, Giornata del diritto allo studio

lunedì 15 novembre 2010

Tutti sulla gru!!!!

Domenica 14 novembre si è tenuta in contemporanea con l’assemblea nazionale antirazzista indetta dal Comitato Immigrati sotto la Torre di Via Imbonati a Milano, un’altra assemblea al circolo Arci Thomas Sankara di Messina promossa dall’Arci insieme alla RAM (Rete Antirazzista Messinese) con la partecipazione attiva di numerosi migranti e cittadini italiani per denunciare il meccanismo criminalizzante della sanatoria 2009 ed informare sui fatti di Brescia e Milano. In solidarietà ai ragazzi saliti sulla gru a Brescia si svolgerà il 20 novembre una giornata di lotta in ogni città d’Italia, hanno già aderito oltre Messina, Brescia, Milano, Parma, Trieste, Bologna, Vicenza, Padova, Massa Carrara, Bergamo e Genova, con la seguente piattaforma:
1. rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla “sanatoria truffa”;
2. prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
3. rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero
o lo sfruttamento sul lavoro;
4. emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo;
5. riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni;
6. riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia
.
La RAM organizzerà SABATO 20 NOVEMBRE un presidio a oltranza davanti alla Prefettura a partire dalle ore 18. I manifestanti che decideranno di partecipare potranno, nella sede del circolo Arci Thomas Sankara, ideare, creare, scrivere e colorare il proprio striscione e/o cartellone usufruendo della disponibilità dell’artista serbo Danilo Adamovic, presente in sede già dal pomeriggio di martedì 16 novembre. La protesta dei migranti, sostenuta dalla Rete Antirazzista, , si unirà a quella degli studenti - insieme al Comitato per l’Acqua Pubblica e della Rete No Ponte - prevista per mercoledì 17 novembre alle ore 9 in Piazza Antonello che si protrarrà fino a mezzanotte davanti al Rettorato di Messina. Infine si convoca un’assemblea nazionale del movimento antirazzista per domenica 28 novembre a Firenze. Si chiede alle città di fare, nella misura del possibile, assemblee cittadine affinché l’assemblea nazionale possa essere un momento in cui si confrontino pareri e azioni già discusse nelle città.

Comunicato "Associazione Diritti per tutti"

Nel tardo pomeriggio di ieri, al termine di una manifestazione molto partecipata per esprimere sostegno ai quattro immigrati sulla gru di via San Faustino, alcune decine di persone totalmente estranee al presidio nei pressi della gru, sconosciute a noi e a tutti i partecipanti al presidio, all’improvviso e all’insaputa degli altri manifestanti, hanno per pochi minuti tentato di sfondare il fitto dispositivo di polizia e carabinieri che all’altezza della chiesa di San Faustino impedisce di avvicinarsi alla gru. L’unico risultato concreto ottenuto da chi ha compiuto quest’azione è stato lo scatenare altre cariche di polizia, dopo quelle che senza alcun motivo le forze dell’ordine avevano compiuto già lunedì 8 novembre. Anche ieri nel corso delle cariche polizia e carabinieri hanno operato fermi e pestaggi indiscriminati, che sono documentati dalle immagini video a disposizione di tutti. Non ci risulta che nel corso di questi fatti cose o vetrine abbiano subito danneggiamenti. Gli attivisti del presidio hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità per riportare la calma fra i numerosissimi partecipanti in quel momento, mentre i pochi autori del tentativo di sfondamento subito fallito si stavano già dileguando. Ci sono volute decine di muniti e tanta fatica per riportare la calma. Soprattutto perché la tensione, anche tra i migranti, è oramai a un livello molto elevato. La responsabilità totale dell’innalzamento costante della tensione in tutti questi giorni è da attribuire al ministro degli Interni, all’Amministrazione comunale di Brescia, al Prefetto, ai più alti dirigenti della Questura di Brescia. Alla mancanza di qualsivoglia risposta positiva alle richieste dei migranti sulla gru da 15 giorni, si aggiunge il fatto, di inaudita gravità, che da giorni quelle quattro persone sono tenute in condizione di isolamento pressoché assoluto. Un vero e proprio stato d’assedio imposto dalle autorità appena elencate. Uno stato d’assedio che impedisce ai migranti sulla gru persino di comunicare con l’esterno, di ricevere una visita medica, indumenti. Di fatto, viene costantemente ostacolata e spesso impedita anche per più giorni consecutivi la stessa fornitura di cibo. Vengono tolte condizioni vitali che non possono essere negate a nessun essere umano, nemmeno in situazione di guerra. Contro quelle quattro persone, la loro dignità e il loro coraggio, è in atto una pressione talmente forte da diventare vera e propria vessazione. Siamo sulla soglia della barbarie. E la barbarie è impossibile da governare, per chiunque. Chiediamo con forza a tutti coloro che possono intervenire di muoversi con la massima urgenza per contribuire alla reale rimozione di questo stato d’assedio. Rinnoviamo a tutti e tutte l’appello a continuare con la massima partecipazione il presidio di sostegno in via San Faustino. Non lasceremo mai soli i ragazzi sulla gru. La loro lotta è la nostra lotta. Associazione Diritti per Tutti

giovedì 11 novembre 2010

Assemblea 14 novembre sui fatti di Brescia e Milano

Prima Brescia, poi Milano,
ora in Tutta Italia!
Rilanciamo la lotta per il permesso di soggiorno per tutti!
Dal 5 novembre un gruppo di immigrati è salito in cima alla torre ex Carlo Erba in Via Imbonati a Milano. Non scenderanno fino a che non verrà data risposta alla richiesta di veder riconosciuto il diritto a una vita dignitosa, che passa innanzitutto per l'ottenimento del permesso di soggiorno.In prosecuzione delle mobilitazioni degli ultimi mesi e come gli immigrati di Brescia, che alla fine di ottobre sono saliti su una gru della metropolitana, anche gli immigrati milanesi denunciano una situazione che coinvolge almeno 50mila persone, tutte truffate da una sanatoria farsa per la quale hanno sborsato migliaia di euro e da cui la maggioranza è rimasta esclusa.

Sosteniamo la lotta degli immigrati di Brescia e Milano
Partecipa
all'Assemblea che si svolgerà
domenica 14 novembre 2010
alle ore 10:00 al Circolo Arci Thomas Sankara.
Ecco i punti della mobilitazione nazionale:
1) rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla "sanatoria truffa";
2) prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
3) rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro;
4) emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo;
5) riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni;
6) riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.

Circolo Arci Thomas Sankara
Via Campo delle Vettovaglie, snc 98122 Messina (ex Mercato Ittico - zona Stazione Ferroviaria)
tel/fax 0906413730 circolosankara@tiscali.it
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venerdì 5 novembre 2010

Al via la seconda edizione della rassegna cinematografica "Assaggi di Realtà"

Il circolo Arci “Thomas Sankara” partecipa alla seconda edizione di “Assaggi di Realtà”, la rassegna del cinema documentario organizzata dal Cineforum Don Orione, che si è aperta ieri al cinema Lux. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Arknoah e patrocinata dall’Assemblea Regionale Siciliana e dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema, si snoderà lungo due settimane, dal 4 al 19 novembre. L’obiettivo è creare uno spazio di dibattito, moderato per l’occasione dai giornalisti Luciano Fiorino ed Elisabetta Reale, che stimoli la cittadinanza ad intervenire sui temi oggetto dei cortometraggi. Due le sezioni previste dalla rassegna: “Assaggi di Realtà” e “Premio Maestri del cinema documentario”. La prima prevede la proiezione di una serie di documentari di argomento sociale che verranno trasmessi per tre giovedì consecutivi, alle ore 20.30, presso i locali del cinema Lux. Ieri sera è stato proiettato il documentario “I love Benidorm”, di Gaetano Crivaro e Mario Romanizzi, cui è seguito un approfondimento sulla cementificazione selvaggia, sulla difesa del territorio e sui modelli di sviluppo per Messina. Giovedì 11 sarà la volta di “Goor”, una docu-fiction sull’odissea di venti immigrati realizzata da Alessandro De Filippo, al termine della quale si terrà un dibattito sul tema “Migranti e integrazione, la cultura del pregiudizio e il pregiudizio della cultura”, a cui prenderanno parte il vice-presidente del Circolo Arci “Thomas Sankara”, Patrizia Maiorana, e il presidente dell’Associazione Rom “Bakthalo Drom”, Isuf Ferizaj. Il 18 novembre, infine, verranno proiettate una serie di riprese documentaristiche sull’alluvione che il 1° Ottobre 2009 ha colpito la zona sud di Messina. La sezione “Premi Maestri del cinema documentario”, che è invece un’assoluta novità di quest’edizione, assegnerà due premi speciali a due registi che, per motivi diversi, sono meritevoli di considerazione. Si tratta del trentatreenne palermitano Gaetano De Lorenzo, autore di documentari nei quali racconta di assortite vicende umane, colte nella loro originalità, e di Francesco Alliata, che riceverà il Premio alla Carriera. L’ingresso alle proiezioni della sezione “Maestri del cinema documentario” è completamente gratuito, mentre per accedere ai singoli eventi di “Assaggi di Realtà” il costo è di 7 euro. La prevendita è attiva presso il cinema Lux. Per maggiori informazioni sul programma della rassegna è possibile contattare: assaggidirealta@gmail.com

martedì 2 novembre 2010

Diritto d'asilo negato



Reclusi per aver rivendicato un proprio diritto. È successo a Catania, poco dopo l’approdo di un barcone con a bordo un centinaio di migranti. Intercettato dalla Guardia di Finanza al largo di Riposto, lo scafo è approdato al molo 24 del porto di Catania a mezzogiorno di martedì 26 ottobre. Dichiaratisi di nazionalità palestinese, e quindi non respingibili perché provenienti da un paese in guerra, 128 migranti, di cui 46 minorenni, sono stati trasferiti in una struttura ricavata all’interno di un palazzetto dello sport alla periferia della città, il “PalaNitta” di Librino.
Qui sono scattati gli interrogatori della polizia che, su ordine della prefettura, ha impedito l’accesso alla struttura ai rappresentanti dell’UNCHR, di Save the Children e di O.I.M., enti di tutela, convenzionati con il Ministero dell’Interno, accorsi sul posto per prestare assistenza ai migranti ed informarli sull’accesso alla procedura d’asilo. Un divieto inaccettabile che è stato esteso anche all’ARCI e alla Rete Antirazzista: a nulla, infatti, è servito il provvedimento firmato mercoledì mattina dal PM Agata Consoli, cui è stata affidata l’inchiesta, che autorizzava i legali degli enti di tutela ad incontrare i migranti reclusi. La Prefettura si è infatti riservata il diritto di non adempiere alla disposizione del pubblico ministero, motivando la decisione sulla base di un “ripensamento” dello stesso magistrato.
Si è quindi consumata una grave violazione delle norme nazionali ed internazionali in materia di protezione umanitaria: in particolare, è stato vietato ad organismi internazionali di tutela di accertare la nazionalità di provenienza dei migranti. Nonostante non sia stata avviata alcuna procedura di identificazione, le forze dell’ordine hanno sempre sostenuto che non si trattasse di palestinesi, ma di egiziani, quindi rimpatriabili con effetto immediato. Ed è quanto successo nell’arco di 24 ore: mercoledì pomeriggio, i 46 minori, in ossequio alle leggi internazionali che ne vietano il respingimento indipendentemente dalla nazionalità, sono stati trasportati in una comunità cittadina. Destino diverso è toccato, invece, ai migranti adulti, prelevati in serata da sei blindati della polizia e trasferiti all’aeroporto di Catania. Qui si è consumata l'ennesima beffa: vista l'impossibilità di accedere ai locali del PalaNitta, l'ARCI e la Rete Antirazzista hanno chiesto alla Prefettura di poter incontrare in aeroporto i migranti, prima che venissero espatriati, per accertarne la nazionalità. Ma quando finalmente è arrivata l'autorizzazione del vice-prefetto, era ormai troppo tardi. Mentre all'avvocato dell'ARCI, Francesco Auricchiella, veniva concesso di entrare in aeroporto, erano già in corso le operazioni di decollo del charter con a bordo i migranti, pronti ad essere rimpatriati. Dove? In Egitto, naturalmente, da dove si “presume” fossero partiti. Tutto per colpa di una legge iniqua, quella sui respingimenti, varata nel maggio 2009, che viola palesemente l’art. 10 della nostra Costituzione, che prevede il diritto d’asilo per lo straniero al quale – si legge testualmente – “sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana”.

mercoledì 27 ottobre 2010

Scuola di lingua e cultura araba

Riprende l'attività annuale della Scuola di Lingua e Cultura Araba. Sono aperte le iscrizioni al corso di 1° livello. Si apprenderà l'alfabeto, lettura e scrittura, e la lingua della vita quotidiana. Si conosceranno le tradizioni e le ricorrenze del mondo arabo, con particolare riferimento alla Palestina.
Il prossimo mercoledì 3 novembre, alle ore 18:30, presso il Circolo Arci "Thomas Sankara" - sito in Via Campo delle Vettovaglie, s.n.c. sopra ex mercato ittico - si svolgerà l'incontro riservato agli studenti di 2° livello. Durante l'incontro, a cui prenderà parte la docente madrelingua dr.ssa Rene Abu Rub, sarà fissato il calendario degli incontri settimanali. Il corso è rivolto agli studenti che hanno completato il 1° livello ed hanno acquisito competenze linguistiche e di lettura. Il programma comprende l'approfondimento della grammatica e della sintassi.
Per maggiori informazioni contattateci per e-mail o al numero 0906413730.

Ufficio Stampa
Circolo Arci "Thomas Sankara"
ufficiostampasankara@tiscali.it

venerdì 15 ottobre 2010

Messina e Trento nello specchio delle migrazioni


La casa editrice Mesogea e il circolo Arci Thomas Sankara promuovono in città un'anteprima delle manifestazioni culturali di Trento Il gioco degli specchi su migrazioni, letteratura e società. Nell'ambito delle iniziative previste in diverse città in Italia e all'estero per l'edizione 2010 de Il gioco degli specchi, - la settimana di attività culturali su migrazioni, letteratura e società promossa a Trento dall'omonima associazione.
Venerdì 29 ottobre alle h.18,30, a Messina la casa editrice Mesogea ospiterà nella piazzetta della sua sede, in Via Catania 62, il seminario aperto al pubblico: In altri luoghi, in altre parole: raccontare le migrazioni . Organizzato in collaborazione con il Circolo Arci Thomas Sankara, l'appuntamento messinese si propone - incrociando a un percorso di letture gli interventi o le testimonianza di quanti parteciperanno - di aprire in città lo spazio di una riflessione più ampia e 'permanente' sulla complessità della migrazione come fatto sociale che rimette in questione la cittadinanza, la relazione tra cittadino e stato, nonché pratiche e linguaggi oggi più che mai investiti da recrudescenze razziste.


mercoledì 22 settembre 2010

24 Settembre CLANDESTINO DAY

Anche a Messina il 24 settembre si promuove il Clandestino Day, iniziativa lanciata dal settimanale Carta e che ha mosso i primi passi nel 2009. La giornata di approfondimento e mobilitazione intende svelare le contraddizioni di una politica che genera discriminazione e violenza razzista, perché introduce l’uguaglianza migrante irregolare=clandestino=criminale. Infatti nel settembre 2009 in 60 città 500 organizzazioni diedero vita al Clandestino Day proposto da Carta. I motivi e le modalità che spinsero alla riuscita di quella giornata permangono ed anzi lo scenario sociale e culturale mostra un’Italia ancor più “imbarbarita” ed intollerante. Reato di clandestinità, prolungamento della detenzione nei Cie, respingimenti in mare, violazione del diritto d’asilo, sanatoria-truffa, permesso di soggiorno a punti, tetto scolastico, sono tutti tasselli di questo nuovo razzismo, istituzionale e popolare, a cui vogliamo opporci. Come risposta a questo clima insopportabile cresce, spesso invisibile agli occhi dell’informazione ufficiale, una società aperta, accogliente, solidale e sempre più meticcia. Il 24 settembre è un giorno nel quale ognuno di noi si dichiara clandestino. La sanatoria di settembre 2009, o meglio l’emersione contributiva per i lavoratori domestici, che dava la possibilità ai datori di lavoro di regolarizzare rapporti “in nero” di lavoratori stranieri, ma anche italiani, - non sono mai stati ufficializzati dal ministero dell’interno i dati riferiti ai lavoratori italiani, se mai ce ne fossero stati – garantiva nel testo di legge la sospensione di tutti i procedimenti civili e penali al datore di lavoro ed al lavoratore e il divieto di espulsione del migrante irregolare. Irregolare perché il sistema di ingresso in Italia, regolato dalla emanazione dei decreti flussi, è anacronistico, demagogico e fallimentare, pretende di regolare il mercato di lavoro con la chiamata da parte del datore di lavoro di un lavoratore che vive e risiede nel proprio paese, forse, perché lo ha conosciuto nella sua ultima vacanza in Perù. Nella realtà, nessuno assume a scatola chiusa un lavoratore e il decreto flussi ha sempre rappresentato una non troppo nascosta sanatoria, solo che è riservata a pochissimi fortunati, a causa delle quote decise annualmente che non rispecchiano neanche lontanamente i bisogni del mercato del lavoro. Così si continua a lavorare in nero, senza permesso di soggiorno, senza diritti, senza sicurezza. Nel 2009 erano presenti in Italia oltre seicentomila stranieri privi di permesso di soggiorno, mentre l’ultimo decreto flussi era stato emanato nel 2007 e quello del 2008 prendeva in considerazione le istanza dell’anno precedente. Così l’ipotesi di una sanatoria rappresentava per queste persone quasi un risarcimento per gli anni di attesa, l’unica possibilità appunto di regolarizzare la propria posizione per difendersi effetti vergognosi del pacchetto sicurezza. Ma la legge 102/2009 ha regolamentato l’accesso solo ai lavoratori domestici, per accontentare, si è detto, le famiglie italiane che non possono fare a meno della colf filippina piuttosto che del badante cingalese, facendo diventare di fatto “criminali” i lavoratori dell’edilizia, del l’agricoltura, della ristorazione, del commercio, insomma, solo quelli che servono a supportare le famiglie che con il loro lavoro si sono di fatto sostituiti al “welfare” poiché non esiste alcun aiuto concreto alle famiglie. Una scelta che è figlia di una norma discriminante e richiama l’immagine coloniale dello straniero come personale di servitù. Ciò ha costretto gli operai, i cuochi, i venditori ambulanti a trasformarsi in colf, vittime del mercato dei contratti spesso in mano alla criminalità organizzata. Nonostante tutto, comunque ribadiamo che il 30 settembre 2009, data ultima per l’invio dell’istanza, sono pervenute circa trecentomila domande e sono stati versati nelle casse dello stato 154 milioni di euro in contributi previdenziali e marche da bollo, una cifra significativa in una fase di crisi economica e di deficit dello stato. Ma l’epilogo è ancor più amaro dei presupposti razzisti dell’art. 1 –ter, perché nonostante l’emersione fosse preclusa solo ai lavoratori domestici, già espulsi per gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale e che avevano commesso rilevanti reati penali , una circolare del ministero dell’interno di aprile 2010 ha sbarrato la possibilità ai migranti oggetti di condanna per l’inottemperanza all’ordine di lasciare il territorio. Ma la “sanatoria” non doveva regolarizzare i “clandestini”? Così dovrebbero arrivare sulle teste dei loro datori di lavoro come una spada di Damocle tutte le ricadute civili e penali per l’impiego di lavoratori stranieri irregolari e per i lavoratori la condanna per il reato di clandestinità e il provvedimento di espulsione. Il reato di non “ubbidienza” al provvedimento di espulsione, che continua ad essere un procedimento amministrativo, è stato istituito dalla Bossi Fini e per molti giuristi non dovrebbe costituire reato e non può in alcun modo essere paragonato a reati gravi. Ad un anno di distanza, oltre centomila lavoratori migranti sono in attesa di conoscere il loro destino, anche coloro che magari hanno interrotto il rapporto di lavoro, semplicemente perché l’anziano che accudivano è morto o i bambini da assistere adesso vanno a scuola. Ma senza la firma del contratto di soggiorno da parte del datore di lavoro che ha fatto istanza, si ricomincia daccapo, il migrante “clandestino e criminale”, magari cambierà anche domicilio, trasferito coattivamente in un centro di detenzione ed identificazione recluso per 6 mesi .
Chiediamo quindi: un provvedimento di sanatoria generalizzata per tutte le tipologie di contratto; l’introduzione di un meccanismo di regolarizzazione permanente con l’introduzione di un permesso per ricerca lavoro; il recepimento della direttiva europea sulla denuncia di chi sfrutta il lavoro in nero; l’estensione ad almeno un anno del permesso di soggiorno per coloro che perdono il lavoro; la chiusura di tutti i centri di detenzione per migranti, già istituiti dalla legge Turco-Napolitano e la fine dei respingimenti.

Ufficio Stampa
Circolo Arci "Thomas Sankara"
ufficiostampasankara@tiscali.it

mercoledì 15 settembre 2010

La mostra Cento illustrazioni per i bambini di Gaza promossa da Arci Messina è allestita nella location della Galleria Orientale Sicula in via Mario Giurba 27, con vernissage venerdì 24 settembre alle ore 19 con degustazione di dolci arabi palestinesi, sarà fruibile sabato 25 settembre dalle ore 17 alle 20,30 e domenica 26 settembre dalle ore 10 alle ore 13. "Cento illustrazioni per i bambini di Gaza" è stata inaugurata a Milano il 2 Febbraio 2010, dove sono stati raccolti fondi per 7.000 euro, che hanno permesso l'adozione a distanza di 12 bambini e bambine orafani e orfane di guerra. La mostra è stata a Catania, Palermo e sarà a Messina,.Acquedolci ( 3 - 13 Ottobre) e dal 22 ottobre a Torino. Il numero degli illustratori e pittori aderenti è a fisarmonica diminuisce e aumenta ad ogni tappa. Finora i partecipanti sono arrivati a 150 tra cui figura anche l'illustratore di Repubblica, Giovanni Allegra. I quadri di Dario Fo, Vauro e Staino andranno in dono all'Associazione Najdeh a Gaza e non sono cedibili. Nel 2011 la mostra girerà nel centro Italia, Roma, Napoli, Firenze e Bologna. A Roma sarà invitata la presidente del Najdeh, Nawal Doghme. Il progetto di sostegno ai bambini palestinesi "Ore felici", ideato dal circolo Arci Mediterraneo di Acquedolci (ME) comprende oltre la mostra itinerante "100 illustrazioni per i bambini di Gaza un Campeggio di Solidarietà, iniziativa di Turismo Responsabile e Solidale sostenuta da Arci Turismo ( www.camposolidarieta.it ).

All'inaugurazione prenderanno parte Carmen Cordaro (Arci Messina) che spiegherà l'intervento dell'Arci, Farid Adly (Circolo Arci Mediterraneo) che presenterà la mostra ed il progetto di sostegno ai bambini e Rene Aburub (Circolo Arci Thomas Sankara) che parlerà della condizione attuale di Gaza.

Elenco di alcuni illustratori in mostra:

Antonella Abbatiello-Allegra Agliardi- Massimo Alfaioli- Giovanni Allegra - Roberta Angeletti- Cinzia Battistel- Alessandra Bedin Manuela Bertoli Julia Binfield Silvia Bonanni Nella Bosnia Marcella Brancaforte Valeria Brancaforti Filippo Brunello Emmanuela Bussolati Nicoletta Calvagna Ivan Canu Alessandra Ceriani Alessandra Cimatoribus- Conc Piero Corva Nicoletta Costa Laura Crema Francesca Crovara Anna Curti Donatella Daddi - Paolo d'Altan Isamil Daoud Evelyn Daviddi Flavia De Carli Gianni De Conno Paquale Del Vecchio - Stefano Delli Veneri-Francesca Di Chiara Vittoria Facchini Sophie Fatus Costanza Favero Dario Fo Antongionata Ferrari Alessandro Ferraro Julieta Ferrero Silvia Forzani Gloria Francella Letizia Geminiani Cinzia Ghigliano Beppe Giacobbe Monica Gobbi Libero Gozzini Marcella Grassi Desideria Guicciardini Yukiko Iwata Istvansch Karen la Fata Bimba Landmann Roberto Luciani Maria Sole Macchia Roberta Maddalena Marco Martis Claudia Melotti Alessandra Micheletti Donata Montanari Sara Not Giulia Orecchia Arianna Papini Giulio Peranzoni Tiziano Perotto Petra Probst Paola Ravioli Laura Rigo Marina Romagnoli Alberto Ruggieri Francesco Santosuosso Lorenzo Sartori Alessandra Scandella Guido Scarabottolo Enrica Scurati Febe Sillani Sergio Staino Miguel Tanco Gianni Tacconella Franco Tempesta Stefano Tognetti Franca Trabacchi Agostino Traini Toprak Turan Kara Natascia Ugliano Barbara Vagnozzi Andrea Valente Pia Valentinis Vauro Marisa Vestita Marco Viale Stefania Vincenzi Fabio Visintin Sara Vivan Alessandro Zecca

Artisti dell'associazione Orientale Sicula 7puntoarte che hanno aderito:

Pippo Galipò Antonio Giocondo Giuseppe Geraci Claudio Militi Stello Quartarone Domenico Scopelliti piero Serboli Valeria Trimboli Aurelio Valentini

Arci Messina Via Campo delle Vettovaglie, snc 98122 Messina tel/fax 090.6413730

messina@arci.it

ufficiostampasankara@tiscali.it

Ufficio Stampa: Manuela Vento

mercoledì 11 agosto 2010

24 settembre clandestino day

Il circolo riaprirà il 6 settembre.
Tra le iniziative segnaliamo la partecipazione alla giornata nazionale del clandestino day del 24 settembre 2010, promossa dalla rivista "Carta".
Saluti sankaristi e buone vacanze

Per chi è giovanissimo o in Italia da qualche anno, la vignetta raffigura il "clandestino" Sandro Pertini, presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985, socialista e partigiano.

martedì 3 agosto 2010

Aiuti per la ricostruzione di Gaza


Sul sito http://www.ism-italia.org/ sono presenti una serie di info necessarie per lanciare una campagna nazionale per le flottiglie e i convogli diretti, a partire dal 18 settembre, verso la striscia di Gaza.
Per il convoglio che partirà da Londra il 18 settembre, una delle tre gambe di un convoglio di 500 veicoli, almeno secondo le indicazioni di George Galloway, Viva Palestina Italia ha la delega da parte di Viva Palestina UK di organizzare la partecipazione italiana seguendo le indicazioni organizzative inglesi, per molti motivi, non ultimo l'esperienza da loro accumulata nei tre convogli precedenti. Le altre due "gambe" del convoglio partiranno da Casablanca e da Doha (Qatar).
Gli strumenti disponibili sul sito http://www.ism-italia.org/. sotto la categoria VIVAPALESTINA5, sono:
• Gli obiettivi del convoglio (e della flottiglia) secondo VP UK e VP IT
• L'intervento di Kevin Ovenden di Viva Palestina UK, direttore organizzativo dei tre convogli, il 10 luglio a Milano.
• I criteri di partecipazione dei conducenti volontari con il relativo modulo di registrazione
• Il modulo di collaborazione da compilare da parte di quanti/e intendono collaborare alla organizzazione della parte italiana del convoglio
• Gli strumenti di promozione (locandine, volantini, badge, ricevute raccolta fondi e altri che seguiranno)
• Il modulo per effettuare una donazione per l'acquisto del cemento necessario per la ricostruzione di alcune infrastrutture civili nella Striscia di Gaza, vedi immagine del logo in attach e il logo effettivo su www.ism-italia.org
Siamo in attesa di ricevere da Viva Palestina UK la lista dei veicoli da utilizzare e degli aiuti richiesti, che metteremo immediatamente a disposizione degli interessati.
Stiamo mettendo a punto anche la struttura organizzativa necessaria per il coordinamento dell'iniziativa:
Struttura organizzativa - bozza
Comitato di Personalità di Rilievo Nazionale (da concordare con gli organizzatori delle flottiglie)
Team organizzativo
coordinatore
gestione aiuti medici
gestione altri aiuti
esperto veicoli
gestione procedure di partecipazione
gestione dei collaboratori organizzativi
gestione website
traduzioni (inglese)
traduzioni in arabo
ufficio stampa
Coordinatori regionali
Gruppo conducenti dei veicoli
Comitato di controllo della gestione amministrativa
Alcuni attivisti hanno già iniziato le azioni necessarie per organizzare un veicolo, a Brindisi, Padova, nel Lazio, in Lombardia e in Piemonte, azioni delle quali daremo appena possibile le info opportune.
MA l'IMPEGNO IMMEDIATO E' QUELLO DI INIZIARE A LIVELLO NAZIONALE LA PROMOZIONE DELL'INIZIATIVA E LA RACCOLTA DEI FONDI NECESSARI per raggiungere l'obiettivo di far partire un veicolo da ogni regione o, comunque nel complesso, 20 veicoli dall'Italia.
Una stima di massima indica che sono necessari tra 12.000 e 15.000 euro per veicolo (che ci auguriamo di poter ridurre quando avremo la lista dei veicoli e avremo effettuato una verifica del mercato italiano dell'usato) , pari a una somma totale di 240.000 - 300.000 euro.
Un obiettivo che si scontra con le difficoltà legate ai tempi stretti, alle "distrazioni" del mese di agosto e alla situazione di crisi economica complessiva.
Ma è possibile e necessario trasformare le difficoltà del mese di agosto in una opportunità, lavorando in modo capillare anche nei luoghi di vacanza.
Dobbiamo rivolgerci a tutti gli interlocutori possibili:
• i cittadini innanzitutto, colpiti, anche i meno informati, dall'attacco alla Mavi Marmara
• le comunità palestinesi e arabo/mussulmane che debbono essere le protagoniste di questa iniziativa
• gli enti locali con una richiesta a province e comuni, zona per zona, di approvare una dichiarazione di appoggio e un contributo
• partiti, sindacati, associazioni, comunità religiose, etc
Le ragioni politiche e morali di questo impegno sono bene illustrate nell'intervento di Kevin Ovenden.
All'attacco contro la Mavi Marmara, un attacco contro le brigate di attivisti internazionali non-violenti che si sono date l'obiettivo di rompere l'assedio della Striscia di Gaza, una delle situazioni più barbare e disumane di questi tempi oscuri, bisogna dare una risposta immediata.
Occorre rispondere con la forza della ragione politica e la determinazione del dovere morale a chi tenta di criminalizzare quanti hanno partecipato ai convogli e alle flottiglie precedenti e quanti, governi e associazioni umanitarie, li hanno sostenuti, La nostra lotta a sostegno dei palestinesi è una lotta in difesa di tutti i popoli oppressi. E' una lotta contro il colonialismo occidentale in tutte le sue forme criminali, e il Medio Oriente ne è la massima espressione.
E' una lotta per la dignità umana.
Alfredo Tradardi
Viva Palestina Italia
vivapalestinaitalia@gmail.com
http://www.ism-italia.org/
http://www.vivapalestina.org/