venerdì 30 aprile 2010

1 maggio 2010 ARCI MESSINA

Domani l’Arci Messina festeggia il 1° maggio con una manifestazione al Centro per la Pace di Barcellona Pozzo di Gotto, dedicata ai lavoratori migranti, ai precari, al lavoro come diritto di tutte/i sancito dalla carta costituzionale.

Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale ARCI : “Di fronte ai tentativi di snaturare la nostra democrazia in senso autoritario e populista, è necessario tornare alle ragioni che animarono la lotta di Liberazione e che costituiscono le basi morali della nostra Carta fondamentale, che all’articolo 1 recita ‘l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”

L’Arci così riafferma la centralità del lavoro, come associazione che dalla nascita della repubblica italiana è luogo di “ricreazione” e socializzazione per milioni di lavoratori.

Il 1° maggio a Barcellona negli intenti del Comitato Territoriale Arci Messina è di raccontare una delle storie dell’associazione, il circolo Arci Città Futura. Il circolo e le sue innumerevoli attività :cineforum, bottega del commercio equo e solidale, ristorante, cooperativa sociale, progetti di rinserimento per gli internati dell’OPG, assistenza ai migranti, spazio culturale, compie vent’anni. Il luogo prescelto è una casa patronale con un uliveto affidato all’Arci e ristrutturato grazie all’impegno dei propri soci. Sotto gli alberi si farà il tradizionale pic-nic, comunque è presente un punto risotro.La giornata prevede - sul palco sotto gli ulivi - un programma musicale da mezzogiorno sino a sera, con la partecipazione degli AKKURA prodotti da Moreno Veloso fratello di Caetano, il noto musicista brasiliano. E poi mostre fotografiche e di pitture, la proiezione di filmati sullo sfruttamento dei migranti, il precariato, il lavoro nero. Inoltre, l’Arci Messina che ha aderito alla campagna referendaria l’acqua non si vende ha predisposto la raccolta firme sul referendum per l’acqua pubblica, infine, come promotrice dell’appello in favore della popolazione rom residente a Messina inviterà i partecipanti a porre la propria firma per evitare lo sgombero indiscriminato di decine di famiglie rom kossovare. Ingresso riservato ai soci Arci.

Il Centro per la Pace è a Barcellona Pozzo di Gotto, frazione di Porto Salvo, per raggiungere il sito dopo l’uscita autostradale di Barcellona seguire la statale per Palermo/Terme Vigliatore e svoltare al bivio per Portosalvo. Info 3339064469 -3471323115

Comitato Territoriale Arci Messina Via Campo delle Vettovaglie, snc Messina tel/fax 090.6413730messina@arci.it

venerdì 23 aprile 2010

Emergenza rom a Messina : comunicato stampa



I promotori dell’Appello in solidarietà alla popolazione rom residente a Messina esprimono la loro perplessità sulle scelte adottate da tutti gli enti pubblici interessati alla vicenda del campo di San Ranieri. Mentre giungevano rassicurazioni alle famiglie rom sulla necessità e la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di dilatare i tempi dello sgombero in attesa di ricercare un’idonea soluzione abitativa, alle stesse veniva notificata tramite i Vigili Urbani un’ingiunzione di sgombero emessa il 6 aprile 2010 dall’Autorità Portuale. Nell’ingiunzione si ordina di:

procedere entro 30 giorni allo sgombero dell’area libera di persone, cose, animali, si comunica, inoltre, che decorso inutilmente il termine si procederà senza ritardo alla esecuzione d’ufficio, anche con l’assistenza della forza pubblica, nonché ad avviare le procedure previste per il recupero dei danni cagionati all’Autorità Portuale”.

Le famiglie hanno deciso di ricorrere al TAR contro un’ordinanza di sgombero in cui viene contestata direttamente ai cittadini rom l’occupazione abusiva di demanio pubblico senza valutare che il campo è stato invece realizzato e “mantenuto” dall’Amministrazione Comunale.

Intanto, le famiglie rom hanno deciso di presentare l’istanza di partecipazione al bando per l’emergenza abitativa, accogliendo la sollecitazione del Presidente del Consiglio Comunale, nonostante persistano forti dubbi sull’inconciliabilità della tipologia di sgombero e i requisiti richiesti per la partecipazione.

I promotori dell’Appello chiedono la convocazione urgente del tavolo annunciato in sede di Consulta del Volontariato da parte dell’Assessore Dario Caroniti che dovrebbe coinvolgere la comunità rom, il terzo settore e gli enti territoriali preposti.

Il tavolo è necessario per definire se il percorso di autocostruzione, già ipotizzato dai promotori dell’appello, è la scelta definitiva e se gli immobili potranno essere identificati tra il patrimonio pubblico e i beni confiscati alla mafia, oppure se esistono altre proposte.

Rammentiamo a tutti che la prima settimana di maggio scadranno i termini per l’esecuzione dello sgombero e che, pur trovando una soluzione certa sulla destinazione abitativa, permangono le preoccupazioni su dove andranno le famiglie in attesa di rendere abitabili gli immobili identificati.

Inoltre, rimane ancora aperta la questione dei beneficiari, ovvero mancano i nominativi nelle ordinanze di sgombero di coloro che sono in attesa di definizione della loro posizione giuridica, come ad esempio i richiedenti la protezione umanitaria.

Cerchiamo delle risposte ma soprattutto le cercano le cittadine e i cittadini rom che il sindaco Giuseppe Buzzanca, nell’incontro tenutosi a marzo, ha accolto come cittadini messinesi.


Le associazioni promotrici dell’Appello

  • Associazione Rom Bakthalo Drom

  • A.R.C.I. Comitato Territoriale Messina

  • Arcigay Makwan Comitato Provinciale Messina

  • Caritas Diocesana

  • Casamatta della Sinistra

  • CE.S.V. Centro Servizi per il Volontariato

  • Chiesa Evangelica Valdese

  • Circolo Arci Thomas Sankara

  • Comunità di Sant'Egidio

  • Ufficio diocesano Migrantes

  • Associazione Santa Maria della Strada

  • Partito della Rifondazione Comunista Messina

Sinistra, Ecologia e Libertà

Messina, 21 aprile 2010

Marco Olivieri Responsabile dell’Informazione del Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina, cell. 347/7978293, mail ufficiostampa@cesvmessina.it e maroliv@libero.it.

venerdì 16 aprile 2010

Emergency : firmiamo l'appello


Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via componenti dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.
Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso. Le accuse sono gravissime: organizzazione dell'assassinio di un governatore afgano. Le voci di una confessione dei medici italiani sono state smentite dalle stesse autorità afgane.Il ministro degli Esteri italiano Frattini ha reagito ieri dicendo che "sarebbe una vergogna" se italiani fossero coinvolti in simili atti.
Noi invece ci vergogniamo di avere certi governanti, e firmiamo l'appello di Emergency.

http://www.emergency.it/appello/form.php?ln=It