sabato 20 dicembre 2008

Continuano le iniziative contro poliche governative ed "effetti locali"

Sit-in per i diritti dei migranti
Dopo l'assemblea di domenica 14, il Circolo Arci "Thomas Sankara" organizza questo presidio democratico giovedì 18 dicembre, a Messina, davanti alla prefettura, dalle 10 alle 14, in linea con una manifestazione nazionale promossa soprattutto da un gruppo di associazioni per fermare il disegno di legge sulla sicurezza, definito "il ddl della vergogna". "Con il pretesto di contrastare l’immigrazione clandestina i recenti provvedimenti del governo e del Parlamento, colpiscono tutti gli immigrati, soprattutto coloro che vivono e lavorano regolarmente nel nostro Paese rispettando le leggi", si legge in un documento firmato da 25 realtà associative e sindacali nazionali.
L’assemblea: “Per una Casa delle culture e per una difesa della Casa dei popoli”
“Il Circolo Arci Thomas Sankara intende rilanciare il progetto della “Casa delle culture”, da affidare alla gestione collettiva di numerose realtà associative locali, e intende difendere “Casa dei popoli” dallo sgombero. Questo è un luogo aperto alla città. Di conseguenza, chiediamo alle istituzioni un impegno preciso per fornire finalmente degli spazi pubblici alle associazioni di Messina, in linea con una legislazione fino ad ora mai sempre disattesa. La sede di Via Campo delle Vettovaglie, come dimostra la fortissima partecipazione di oggi, è uno spazio di libertà e di democrazia. Per i migranti e per tutta la cittadinanza. Una realtà multiculturale è il miglior antidoto alle paure e alle insicurezze”. E’ questo il pensiero che emerge dall’affollata Assemblea pubblica promossa dal Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina, domenica 14 dicembre, come risposta alla nota di tre consiglieri comunali dell’Udc al sindaco, che metteva in discussione la sicurezza del palazzo dell’Annona e chiedeva lo sgombero dei locali dell’ex mercato ittico utilizzati dall’associazione sulla base di una Convenzione con il Comune. Un’associazione - come ha dimostrato la forte presenza di migranti e di moltissimi bambini e bambine, impegnati in significativi progetti interculturali, di promozione sociale e di scolarizzazione – che stabilmente fornisce servizi a circa seicento persone provenienti da numerosi Paesi del mondo, nel segno dell’accoglienza e della solidarietà. Nel corso dell’assemblea sono intervenuti Anna Bucca, presidente dell’Arci Sicilia; Carmen Cordaro, presidente dell’Arci Territoriale e del Circolo “Thomas Sankara” di Messina; Patrizia Maiorana, vicepresidente del Circolo e – in segno di solidarietà e di sostegno – Ennio Marino, in qualità di vicepresidente della Consulta delle organizzazioni che operano nel settore delle attività sociali in favore della persona, della famiglia e della comunità del Comune di Messina; Antonino Mantineo, presidente del Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina; Angela Passari, presidente dell’Auser provinciale di Messina; Franco Previte, presidente dell’Avis – Associazione Volontari Italiani Sangue di Messina; il deputato regionale del Partito democratico Filippo Panarello; Daniele Ialacqua, segretario cittadino del Partito della Rifondazione comunista; l’ex assessore comunale all’Integrazione Alfredo Crupi; Jeffrey Padul David, vicepresidente dell’Associazione Comunitaria Filippina. Solidarietà al Circolo è stata espressa anche da rappresentanti della Cgil.Ma le iniziative non finiscono qui. “E’ tempo che la società civile s’interroghi e chieda con forza alla classe politica spazi democratici, spazi reali dove sia possibile dare luogo al confronto e alla contaminazione tra identità e culture. Accettare il silenzio delle istituzioni, l’inesistenza di spazi pubblici fruibili da tutti, significa arrendersi all’apartheid e alla ghettizzazione”, ha sottolineato la presidente dell’Arci Territoriale Carmen Cordaro. “Oggi registriamo l’assenza delle istituzioni. Malgrado l’invito, nessun consigliere comunale ha partecipato a questa assemblea. A questo punto, saremo noi associazioni, con l’appoggio della Consulta del volontariato, a portare le nostre istanze in Consiglio comunale, il prossimo 23 dicembre. Le istituzioni non possono rimanere cieche e sorde di fronte a realtà che realizzano realmente politiche solidali”, ha affermato a sua volta, nel corso dell’assemblea, il presidente del Cesv Antonino Mantineo. L’assemblea si è conclusa con l’impegno a dare vita al sit-in per i diritti dei migranti, davanti alla prefettura di Messina, giovedì 18 dicembre, dalle 10 alle 14, nell’ambito di un’iniziativa nazionale.Marco Olivieri Addetto Stampa Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina, cell. 347/7978283 http://www.cesvmessina.it

Fermiamo il ddl della vergogna, finchè siamo in tempo

Con il pretesto di contrastare l’immigrazione clandestina i recenti provvedimenti del Governo e del Parlamento, colpiscono tutti gli immigrati, soprattutto coloro che vivono e lavorano regolarmente nel nostro paese rispettando le leggi. L’integrazione diventa un percorso ad ostacoli che esclude e inibisce i percorsi positivi di inserimento dei migranti nella società italiana.
Il fondo Nazionale per l’integrazione è passato da 100 milioni di euro a 5 milioni e tra le proposte contenute in finanziaria vi è l’introduzione del requisito di dieci anni di residenza per l’accesso al piano casa ed all’assegno sociale. Il disegno di legge sulla sicurezza, in discussione al Senato, in nome di un malinteso concetto di sicurezza, stravolge le norme sull’immigrazione, riducendo fortemente i diritti dei migranti, uomini e donne da tenere in condizioni di precarietà, ricatto e sfruttamento, con gravi ripercussioni sulla pacifica convivenza nella società. L'insieme dei provvedimenti proposti, se approvati, contraddicono le norme internazionali sui diritti umani fondamentali e la stessa Costituzione italiana che afferma la pari dignità sociale delle persone, senza distinzione di sesso, razza, lingua o religione. In particolare:
si introduce il reato di clandestinità
si ostacola il ricongiungimento familiare, che da sempre costituisce un elemento forte di stabilità e di integrazione
si riducono le tutele dei rifugiati e dei minori
si tagliano le risorse per i corsi d’italiano e si istituiscono le classi differenziate
si restringe l’assistenza sanitaria, prevedendo un obbligo, per i medici e il personale sanitario, di denunciare gli immigrati irregolari che chiedono di curarsi
si rendono più difficili i matrimoni misti
si esaspera il criterio della idoneità alloggiativa
si istituisce il permesso a punti e una tassa per ogni pratica di rilascio e di rinnovo di 200 euro (attualmente è di 72 euro), un balzello ingiusto e oneroso per i migranti che attendono anche più di un anno una risposta sul permesso di soggiorno che - quando arriva – molte volte già è scaduto
si propone il blocco dei flussi d’ingresso dei lavoratori stranieri, misura propagandistica ed inutile, che chiude la strada all’immigrazione regolare e non fa nulla per dare risposta all’estesissima presenza di irregolarità, lavoro nero, e violazione dei diritti fondamentali.
Noi contestiamo questi provvedimenti e chiediamo al Parlamento di riformare le norme sull’immigrazione garantendo:
una seria ed efficace programmazione degli ingressi nel 2009, in misura funzionale al mercato del lavoro
una risposta coraggiosa al problema dei lavoratori immigrati senza permesso, dando loro una chance per emergere da una vita di lavoro nero e assenza di diritti.
parità di diritti e superamento delle discriminazioni sul lavoro e nell’accesso a scuola, sanità e stato sociale;
riforma della cittadinanza e diritto di voto.
Per queste ragioni promuoviamo per il giorno giovedì 18 dicembre, giornata dedicata dalle Nazioni Unite ai diritti dei lavoratori e lavoratrici migranti e delle loro famiglie, un presidio a Roma dalle ore 10.00 alle ore 14.00 (Largo Chigi – Colonna).Nello stesso giorno, nelle stesse ore si effettueranno presidi davanti alle Prefetture delle più importanti città d’Italia.
A Messina appuntamento in piazza Unità d'Italia.

giovedì 11 dicembre 2008

Il Circolo Arci “Thomas Sankara” risponde alla nota dei consiglieri dell’UDC sulla sicurezza del palazzo dell’Annona e alla richiesta di sgombero

domenica 14 dicembre 2008 alle ore 10:00 presso la sede in Via Campo delle Vettovaglie, s.n. ex Mercato Ittico

Il Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina risponde alla nota dei consiglieri comunali dell’Udc al sindaco, sulla sicurezza del palazzo dell’Annona e alla richiesta di sgombero dell’associazione, con un’iniziativa domenica 14 dicembre, alle 10, presso la sede in Via Campo delle Vettovaglie, s.n. ex Mercato Ittico. Un’assemblea pubblica aperta alla città: le sue istituzioni, i sindacati, l’associazionismo, la scuola, l’Università, i movimenti.

E’ tempo di agire. Un’assemblea pubblica aperta alla città: le sue istituzioni, i sindacati, l’associazionismo, la scuola, l’Università, i movimenti, per continuare l’azione di contro-informazione che il circolo Arci Thomas Sankara dal 2000 persegue. Tra mille difficoltà, in una città il cui bilancio comunale, alla voce immigrazione, è sempre stato uguale allo zero. In una comunità reticente alla reale apertura interculturale, in cui i migranti vengono considerati numeri statistici, etnie e quindi folklore, cittadini senza diritti. Senza diritto alla casa popolare, perché l’Iacp non ha mai modificato il proprio statuto, alla partecipazione alla vita democratica, perché il Comune non ha mai modificato i propri regolamenti, perché si vive senza diritti in una città immobile, che rimane sempre in attesa che le resistenze tacciano. Siamo in Sicilia, la terra del Gattopardo, … tutto cambia per restare uguale, immutabile.
E’ tempo che la società civile s’interroghi e chieda con forza alla classe politica spazi democratici, spazi reali dove è possibile dare luogo al confronto e alla contaminazione tra identità e culture.
Accettare il silenzio delle istituzioni, l’inesistenza di spazi pubblici fruibili da tutti significa arrendersi all’apartheid e alla ghettizzazione dei propri saperi.
E’ tempo di testimoniare la propria solidarietà ad una associazione che ha continuato negli anni a stare sempre dalla stessa parte, con coerenza, in difesa dei diritti civili e sociali. Il circolo Arci Thomas Sankara è sempre stato un luogo aperto alla città, una casa dei popoli, una frontiera aperta alle emergenze del quotidiano essere “migrante”, un collettivo che promuove i diritti di cittadinanza per tutte e tutti, dove persone con differenti storie prestano la loro opera volontariamente a difesa dei migranti, da Messina a Lampedusa, nelle periferie della fortezza Europa.
Un’assemblea, dunque, per confrontarci e costruire insieme delle azioni. Per ottenere dalla politica locale spazi pubblici per le associazioni. Per rilanciare il progetto della “Casa delle culture”, cogestito dalle realtà associative locali. Per difendere “Casa dei popoli” dallo sgombero.

Circolo Arci Thomas Sankara tel/fax 0906413730 - 3926174488
circolosankara@tiscali.it http://arcisankara.blogspot.com
Marco Olivieri Addetto Stampa Cesv
Centro Servizi per il Volontariato di Messina, cell. 347/7978283

Sulla Gazzetta del Sud richiesto sgombero del circolo, nostra risposta

Lettera aperta da parte del Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina in riferimento alla nota di tre consiglieri comunali dell’Udc, riportata dagli organi d’informazione domenica 30 novembre

Il rispetto delle regole è invocato dai consiglieri dell’Udc Muscolino, Rizzo, Caliò, nella nota inviata al sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, sulle condizioni dell’ex mercato ittico. Regole che, a detta dei consiglieri, non sono state rispettate dall’Arci che avrebbe messo in pericolo i locali dell’Annona con le sue “attività notturne” e addirittura avrebbe causato danni all’immobile.
La verità è ben altra.
Il Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina, associazione di promozione sociale, ha operato una manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile in cui ha sede, impedendo il degrado che, invece, come hanno notato i consiglieri comunali, dilaga nelle altre zone circostanti.
L’Arci ha, a sue spese , ristrutturato il bagno della struttura sostituendo i sanitari e la tubatura, sostituito i cavi elettrici obsoleti, messo in sicurezza la stessa e bonificato le due terrazze dove insistono anche i plessi dell’annona.
Come ben sanno i vigili dell’Annona, una delle terrazze era diventata una discarica a cielo aperto.
Dall’oggi all’indomani, unicamente per il nostro impegno e volontariato, si sono ritrovati una terrazza del tutto bonificata e nuovamente transitabile.
Forse il murales a cui alludono i consiglieri dell’Udc, che dovrebbe aver danneggiato i locali comunali, è quello che è stato realizzato dai/dalle ragazze migranti del Circolo nella terrazza bonificata, su una parete senza intonaco, per dare un po’ di colore e fare da scenografia al film “Kapatid:sorelle”, prodotto dal Circolo e recensito sulla stampa nazionale (Repubblica, Redattore Sociale, etc).
Non si comprendono, poi, cosa si intende per “ attività notturne “ ed è completamente non veritiera la circostanza che i locali siano diventati “luogo di rifugio” per chiunque”.
I locali sono stati, e sono oggi, luogo di “rifugio” e di accoglienza di donne e uomini, ragazzi e ragazze, bambine e bambini migranti e nativi di questa città. Una” casa dei popoli aperta e solidale che tutti in città conoscono e riconoscono.
In una città che sino ad oggi ha ritenuto di indicare in bilancio €. 0, per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, i Consiglieri dell’Udc, che sicuramente ispirano la propria attività ai valori del cristianesimo, dovrebbero chiedersi come sono stati accolti, ospitati e risolti i bisogni di questi cittadini non votanti, dei minori stranieri nelle scuole e nel rapporto con la comunità cittadina.
I Consiglieri dell’Udc, se si ponessero queste domande potrebbero, allora, incontrare sulla loro strada il Circolo Arci “Thomas Sankara”. Come associazione di promozione sociale, l’Arci ha svolto, sin dal 2000, e svolge la propria attività in locali concessi dal Comune, in comodato d’uso, per la realizzazione di attività istituzionali di quest’ultimo, nel rispetto delle regole e della legge sulla promozione sociale. Inoltre, il Circolo Arci “Thomas Sankara” ha inviato una richiesta al Comune di Messina per reiterare il comodato d’uso, allegando anche un prospetto di ristrutturazione dell’immobile a spese dell’associazione. Attendiamo ancora oggi una risposta.
Risposta che attendono anche le centinaia di soci migranti e nativi del circolo, che attendono i ragazzi/e adolescenti migranti. Si vuole forse chiudere uno spazio di ricerca, proposta, accoglienza perché si pensa a una città chiusa in un sterile arroccamento identitario?
Si vuole chiudere uno spazio di riflessione, di gioco, di cultura, perché non allineato con le forze politiche di maggioranza? Noi vogliamo credere che questo non possa accadere e che non accadrà.
Noi vogliamo credere nel bene comune .
La presidente
Avv. Carmen Cordaro
Messina, 30/11/2008

lunedì 1 dicembre 2008

Avviso importante

La tappa della carovana prevista per domani 2 dicembre all'auditorium ATM cambierà luogo e si svolgerà nel salone dell'Ingnatianum, in Viale Regina Margherita causa "crollo tetto" all'ATM......