giovedì 11 dicembre 2008

Sulla Gazzetta del Sud richiesto sgombero del circolo, nostra risposta

Lettera aperta da parte del Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina in riferimento alla nota di tre consiglieri comunali dell’Udc, riportata dagli organi d’informazione domenica 30 novembre

Il rispetto delle regole è invocato dai consiglieri dell’Udc Muscolino, Rizzo, Caliò, nella nota inviata al sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, sulle condizioni dell’ex mercato ittico. Regole che, a detta dei consiglieri, non sono state rispettate dall’Arci che avrebbe messo in pericolo i locali dell’Annona con le sue “attività notturne” e addirittura avrebbe causato danni all’immobile.
La verità è ben altra.
Il Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina, associazione di promozione sociale, ha operato una manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile in cui ha sede, impedendo il degrado che, invece, come hanno notato i consiglieri comunali, dilaga nelle altre zone circostanti.
L’Arci ha, a sue spese , ristrutturato il bagno della struttura sostituendo i sanitari e la tubatura, sostituito i cavi elettrici obsoleti, messo in sicurezza la stessa e bonificato le due terrazze dove insistono anche i plessi dell’annona.
Come ben sanno i vigili dell’Annona, una delle terrazze era diventata una discarica a cielo aperto.
Dall’oggi all’indomani, unicamente per il nostro impegno e volontariato, si sono ritrovati una terrazza del tutto bonificata e nuovamente transitabile.
Forse il murales a cui alludono i consiglieri dell’Udc, che dovrebbe aver danneggiato i locali comunali, è quello che è stato realizzato dai/dalle ragazze migranti del Circolo nella terrazza bonificata, su una parete senza intonaco, per dare un po’ di colore e fare da scenografia al film “Kapatid:sorelle”, prodotto dal Circolo e recensito sulla stampa nazionale (Repubblica, Redattore Sociale, etc).
Non si comprendono, poi, cosa si intende per “ attività notturne “ ed è completamente non veritiera la circostanza che i locali siano diventati “luogo di rifugio” per chiunque”.
I locali sono stati, e sono oggi, luogo di “rifugio” e di accoglienza di donne e uomini, ragazzi e ragazze, bambine e bambini migranti e nativi di questa città. Una” casa dei popoli aperta e solidale che tutti in città conoscono e riconoscono.
In una città che sino ad oggi ha ritenuto di indicare in bilancio €. 0, per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, i Consiglieri dell’Udc, che sicuramente ispirano la propria attività ai valori del cristianesimo, dovrebbero chiedersi come sono stati accolti, ospitati e risolti i bisogni di questi cittadini non votanti, dei minori stranieri nelle scuole e nel rapporto con la comunità cittadina.
I Consiglieri dell’Udc, se si ponessero queste domande potrebbero, allora, incontrare sulla loro strada il Circolo Arci “Thomas Sankara”. Come associazione di promozione sociale, l’Arci ha svolto, sin dal 2000, e svolge la propria attività in locali concessi dal Comune, in comodato d’uso, per la realizzazione di attività istituzionali di quest’ultimo, nel rispetto delle regole e della legge sulla promozione sociale. Inoltre, il Circolo Arci “Thomas Sankara” ha inviato una richiesta al Comune di Messina per reiterare il comodato d’uso, allegando anche un prospetto di ristrutturazione dell’immobile a spese dell’associazione. Attendiamo ancora oggi una risposta.
Risposta che attendono anche le centinaia di soci migranti e nativi del circolo, che attendono i ragazzi/e adolescenti migranti. Si vuole forse chiudere uno spazio di ricerca, proposta, accoglienza perché si pensa a una città chiusa in un sterile arroccamento identitario?
Si vuole chiudere uno spazio di riflessione, di gioco, di cultura, perché non allineato con le forze politiche di maggioranza? Noi vogliamo credere che questo non possa accadere e che non accadrà.
Noi vogliamo credere nel bene comune .
La presidente
Avv. Carmen Cordaro
Messina, 30/11/2008