venerdì 3 luglio 2009

Porte aperte : campagna di disobbedienza civile per l'accoglienza dei migranti

Oggi 2 luglio 2009 il pacchetto sicurezza è legge dello stato pubblichiamo la
dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione Arci Nazionale del 30 giugno
Continua l'iter parlamentare del Ddl 733b, fortemente contestato dall'Arci, da intellettuali, esperti e da organizzazioni che si occupano della salvaguardia dei diritti e dell'accoglienza ai migranti (i giuristi, per esempio, hanno di recente firmato un appello contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno illegale dei migranti).Dopo essere stato approvato alla Camera, domani il Ddl sulla sicurezza andrà in votazione al Senato.Il disegno di legge introduce un sistema di apartheid e per questo va considerato una legge razziale. Sarà lo status di immigrato a determinare il godimento o meno del diritto. Cittadini che vivono nello stesso Paese non saranno tutti uguali di fronte alla legge né godranno delle stesse garanzie.Questo significa l'introduzione del reato di immigrazione illegale e del permesso di soggiorno a punti, una sorta di controllo permanente a cui lo straniero dovrà sottoporsi.L'intento persecutorio del Ddl è del tutto evidente e comporterà la conseguenza per gli irregolari di non iscrivere a scuola e di non registrare all'anagrafe i propri figli, di non rivolgersi al medico in caso di malattie. Il pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni sarebbe infatti costretto, con l'introduzione di questo reato, a denunciarli.L'Arci non ci sta. Per questo, ha deciso di lanciare una campagna di disobbedienza civile dal titolo "Porte aperte" in cui i circoli Arci di tutta Italia ospiteranno i migranti sottraendoli alla persecuzione del razzismo di Stato.Chiediamo al mondo della politica e della cultura di sostenere questa campagna, denunciando la barbarie di queste misure.Chiediamo a tutti i cittadini di disobbedire e di aderire alla campagna. Promuoveremo questa iniziativa nelle piazze italiane e al meeting antirazzista di Cecina.
Distribuiremo il nostro vademecum per la difesa dei diritti dei migranti, per il rispetto delle leggi internazionali e della nostra Costituzione e renderemo pubblici gli episodi di violenza e discriminazione che quotidianamente vengono registrati al nostro numero verde.Saremo in piazza domani in varie città italiane insieme ad altre organizzazioni, a protestare contro il Ddl.