domenica 15 maggio 2011

Karim Metref a Messina, 20 maggio 2011

Karim Metref con Caterina Pastura al Salone del Libro di Torino, maggio 2011
Terzo appuntamento a Messina del ciclo Abitare una lingua raccontare storie, organizzato dal Circolo Arci Thomas Sankara nell’ambito del progetto Spunti di vista che si interroga sulle condizioni/discriminazione delle nuove generazioni di origine straniera.

 Venerdì 20 maggio presso l’Aula Maisano, della Facoltà di Scienze Politiche in Via Malpighi, alle ore 10:00 è previsto l’incontro“LOTTARE E RACCONTARE”  con  Karim Metref ed il suo libro “Tagliato per l’esilio” (ed. Compagnie delleLettere), realizzato in collaborazione con il Dottorato di ricerca in Pedagogia e Sociologia interculturale dell’Università di Messina.   
Karim Metref è scrittore e giornalista,collabora con alcuni periodici tra cui Internazionale e Peacereporter ma è anche operatore sociale ed educatore, esperto in educazione alla pace e alla non violenza, intercultura e gestione non violenta dei conflitti, blogger e curatore del sito letteranza.org, dedicato agli scrittori migranti che pubblicano in lingua italiana.
La presenza di Metref sarà anche occasione di confronto con l’Arci sulle pratiche per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza dei migranti, sull’uso distorto che si è fatto  in Italia dell’accezione interculturale e comunità immigrata, in un incontro pomeridiano con il gruppo di lavoro del circolo arci thomas sankara.

Karim Metref è scrittore dell’esilio, nato in Algeria nel 1967, ha lavorato come insegnante nel suo Paese per circa dieci anni. La patria di Karim è però la Cabilia, regione che si estende a est di Algeri, lungo la costa mediterranea. E con la terra cabila, la patria di Karim è la lingua, quel dialetto berbero, il tamazight, con cui ha scritto i suoi primi racconti. E’ stato uno dei protagonisti della“Primavera berbera” che nel 1980, e per gli anni successivi, ha caratterizzato la lotta dei cabili per il riconoscimento della lingua e della cultura, e che è stata fucina per la formazione di intellettuali democratici in Algeria. Karim Metref, però, è tagliato per l’esilio come recita il titolo di un suo libro del 2006. Un esilio non solo dalla terra ma anche dalla lingua. Ha scritto, inoltre, Tislit n Wanzar, novella per ragazzi in lingua berbera (Algeria, 1997), e Quando la testa ritrova il corpo, manuale di giochi educativi per le scuole dell’infanzia, con Sigrid Loos, (Ega- Torino). È anche autore di Il ritorno degli Aarch – i villaggi della Cabilia scuotono l’Algeria (video 60’ ed. Metissart – Carta.