lunedì 30 dicembre 2013

Replica alla Gazzetta del Sud

Gentile Redazione,
Vi scriviamo in merito alla questione dei migranti, che ha, in questi mesi, animato la scena politica e sociale della nostra città, mettendo in moto una pseudo accoglienza dal carattere sicuritario e irrispettoso dei diritti umani, evidenziando inoltre gravi carenze istituzionali.
Questa mattina, in un articolo da voi pubblicato, si esprimono opinioni che trovano poca aderenza con i fatti. Parlare di «agitatori che sballottano nelle proprie auto questi ragazzi venuti da fuori facendo soltanto peggiorare le cose e mettendo seriamente a rischio la loro incolumità fisica e legale» è capzioso. Gli “agitatori” sono in realtà attivisti di un ente di tutela legalmente riconosciuto  e, come da Statuto, si sono spesi per il miglioramento delle condizioni dei richiedenti asilo; essi hanno inoltre protestato affinché vengano rispettati i diritti umani che sono garantiti dalla nostra Costituzione e dalle innumerevoli Convenzioni internazionali che l’Italia ha sottoscritto. Loro funzione è la vigilanza sul lavoro delle istituzioni, il rispetto delle leggi e, sopra ogni altra, quello del rispetto della dignità umana.
Il movimento antirazzista non ha rischiato di far perdere ai migranti lo status di “richiedenti asilo”, come affermato dal vostro giornalista. Al contrario, i richiedenti asilo sono stati supportati nelle loro richieste di protezione internazionale. Inoltre il trasferimento presso l'ex Casa del Portuale e presso l’Oasi del Sorriso, messa a disposizione da padre Tonino, si è reso necessario a causa dell’allagamento della tendopoli durante la pioggia del 26 dicembre.
Gli “agitatori” hanno inoltre informato i richiedenti asilo che la legge prevede che vengano ospitati in un Sprar o, in un subordine, in un Cara, e non in centri di prima accoglienza, come quello di Pozzallo o in “non luoghi” come l'Umberto I di Siracusa, dove un loro eventuale trasferimento può essere effettuato solo su base volontaria.
Concludiamo facendovi i nostri migliori auguri di buon anno con l’auspicio che con il 2014 si apra una stagione di accoglienza e solidarietà verso quei profughi costretti ad abbandonare la loro terra e con l’auspicio che ci siano sempre più “agitatori” pronti a difendere i diritti umani e a intervenire in favore di chi è più debole.
Cordialmente,
Arci Thomas Sankara
Teatro Pinelli Occupato



Messina 30 dicembre 2013