martedì 27 maggio 2008




Non in nostro nome
Stop al Razzismo
e alle violenze verso il popolo rom

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare. Bertold Brecht
Stereotipi negativi e false rappresentazioni della realtà del popolo rom sono alla base delle manifestazioni violente contro i campi rom da parte di cittadini italiani, assalti indiscriminati moltiplicatisi in queste ultime settimane. L’Italia potrebbe essere il luogo di un nuovo pogrom, assecondato dalle attuali scelte politiche irresponsabili che incitano al razzismo, alla xenofobia, alla violenza. Le colpe di pochi non possono ricadere su tutti, la responsabilità penale individuale, fondamento dello Stato di diritto, non può essere trasformata in colpa collettiva, etnica. La nostra società non è riuscita a spegnere le scintille dell’intolleranza ed oggi il senso comune sembra indicare una volontà di esclusione sociale, espulsione dello straniero, del diverso. L’Italia è stata più di una volta condannata da organismi internazionali per la segregazione attuata verso il popolo rom e per la mancanza di politiche di contrasto conto la discriminazione dei rom.
Anche a Messina i rom vivono da decenni segregati nel campo- ghetto di San Raineri, altri in luoghi-ghetto, nelle zone più degradate della città.
Ignorate le loro tradizioni, i loro usi; ignorati, dopo venti anni vissuti a Messina i loro desideri i loro sogni : si sentono ancora senza terra, senza fissa dimora, pronti a riprendere un altro viaggio o invece, vogliono fare casa, vivere in una città più bella, più pulita, accogliente, più sicura, sentendosi cittadini, portatori di diritti e di doveri verso gli altri e la comunità.
I nostri fratelli e le nostre sorelle Rom di Messina li vogliamo con noi, nella nostra comunità.
Vogliamo insieme con loro e con i rappresentanti delle istituzioni costruire insieme una città aperta, accogliente con tutti, che riconosca i diritti inviolabili dell’uomo ( art. 2 della Costituzione) e pari “dignità sociale” e l’uguaglianza “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (art 3 primo comma della costituzione).
Noi cittadini e cittadine, appartenenti a gruppi, associazioni e comunità di diverso orientamento politico, religioso e culturale, a partire dalla nostra città vogliamo essere accanto ai nostri fratelli Rom e condividere con loro questo difficile momento, inasprito anche dal recente decreto del governo sulla sicurezza decreto che alimenta la paura e la diffidenza.
Vogliamo difendere il loro diritto a restare nella nostra città, a vivere dignitosamente dando il loro contributo per migliorare la nostra città, della quale fanno parte integrante. Sempre nel rispetto della loro identità e della ricchezza della loro cultura.
Vogliamo che Messina non perda l’opportunità di farsi interpellare dalla loro “diversità”. La loro Povertà intesa come non-attaccamento ai beni e la loro Libertà di correre a piedi nudi come figli del Vento ci ricordino il legame passeggero con le cose per cominciare a mettere in crisi questa società consumistica. Nessun popolo ha mai girato il mondo sempre senza armi e senza esercito come loro per dirci che la convivenza e la Pace sono possibili tra gli uomini.
Chiediamo a tutti i cittadini, donne e uomini di contribuire, ognuno per la propria parte, a non commettere un crimine verso la comunità Rom, già nel passato perseguitata, discriminata, emarginata e sterminata in nome di una difesa di valori (razza, identità, sicurezza, …?) che richiedono, piuttosto, una società più giusta, più umana, più solidale.
Invitiamo singoli cittadini, associazioni, gruppi e comunità a intraprendere e partecipare ad iniziative a sostegno di una vera integrazione dei Rom nella nostra città ed a sottoscrivere questo documento.
Venerdì 6 giugno 2008 - 1° festa di solidarietà con il popolo rom
Campo rom villaggio Fatima a San Raineri, strada per traghetti per Salerno
dalle 18:00 sino a sera…
… e se questo vuol dire rubare / questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina / ai miei occhi limpidi come un addio lo può dire soltanto chi sa / di raccogliere in bocca / il punto di vista di Dio. (F. De André)

Aderiscono
- Agesci, Messina 3
- Arci Comitato Territoriale Messina
- Caritas Diocesana
- Caritas: Ufficio Migrantes
- CeSV – Centro Servizi per il Volontariato- Messina, Associazione di volontariato
- Circolo Arci Thomas Sankara
- Comunità di Sant’Egidio
- Cooperativa Scirin - Messina
- “E. Cialla”-SAE, Associazione Ecumenica
- GI.FRA. – Gioventù Francescana, Parrocchia di Pompei
- Hobelix, libreria
- M.e.g. : Movimento Eucaristico Giovanile
- Movimento non violento, Polisportiva
- Nuovi Orizzonti, Associazione Culturale
- Terra e cielo, Associazione Culturale
- Rete Lilliput, Nodo di Messina
- Parrocchia di San Luca
- Partito della Rifondazione Comunista, Circolo Peppino Impastato