domenica 26 aprile 2009

Lampedusa, frontiera dei diritti negati. Il 23 aprile manifestazione pubblica e concerto degli Assalti frontali

Lampedusa rappresenta l'ultima frontiera dell'Europa del sud, la prima porta per chi arriva dall'Africa. In troppi casi la speranza di raggiungere questo lembo di terra è naufragata nel mare che lo circonda, tanto da trasformare il canale di Sicilia in un cimitero a cielo aperto, sul fondo del quale giacciono migliaia di corpi senza nome.In altri casi, per chi ce l'ha fatta a raggiungere l'isola, l'approdo ha determinato detenzione, privazione dei diritti fondamentali, espulsione. Lampedusa si è via via trasformata in una fortezza militarizzata, dove anche i suoi abitanti soffrono l'isolamento cui è stata costretta, privi di molti servizi essenziali, di una sanità dignitosa, di trasporti efficienti.Tutto ciò potrebbe trovare soluzione se le politiche migratorie nel nostro paese investissero sull'integrazione anziché sulla repressione, con una legislazione che consentisse l'ingresso legale nel nostro paese, mettendo fine a traffici illeciti e sfruttamento e liberando risorse da investire per migliorare le condizioni di vita di chi vive o arriva sull'isola. Di questo i lampedusani hanno acquisito consapevolezza e con le associazioni del luogo hanno promosso una petizione popolare per chiedere che nessun CIE venga realizzato nelle Pelagie; che sull'isola ci sia solo un centro di soccorso e accoglienza dove i migranti restino solo il tempo necessario per essere avviati nel percorso loro assegnato; che nessuna struttura destinata all'accoglienza venga aperto presso la ex base Loran; che il governo destini le risorse per risolvere i problemi degli abitanti; che si apra un Tavolo di consultazione permanente con la popolazione sulle decisioni che riguardano le strutture dell'isola.Per sostenere i contenuti della petizione e la raccolta firme, l'Arci, l'associazione Askavusa e il Comitato cittadino NO CIE hanno organizzato un'iniziativa pubblica il 23 aprile a Lampedusa, che si è conclusa con il concerto "Pass the mic pt.2…009" di Assalti Frontali, Villa Ada Posse, Esa, Willy Valanga. L'evento ha avuto il patrocinio del Comune e si tienuta in collaborazione con le reti internazionali Flare e Miogreurope. Video dell'intervento di GAD LERNER

lunedì 13 aprile 2009

Assemblea pubblica Contro il Ponte e per la tutela dei territori: le ragioni del No al G8 Ambiente di Siracusa

Giovedì 16 Aprile ore 17:00- Salone delle bandiere del Comune di Messina.
Dal 22 al 24 aprile Siracusa sarà sede del summit G8 sull'ambiente.Verranno a Siracusa, si barricheranno a Ortigia, dentro il castello Maniace :grandi inquinatori, grandi devastatori, grandi sostenitori e applicatori delle politiche liberiste, grandi responsabili del declino inarrestabile del Pianeta e dell'oppressione dei suoi abitanti, a cominciare dai paria dei paesi del Sud del Mondo. Il tutto in un territorio,quello siciliano, che da sempre ha vissuto e vive sulla propria pelle le scelte spregiudicate di un'economia neoliberista che impone la privatizzazione di beni comuni come l'acqua; di processi di militarizzazione e di sottrazione alle popolazioni locali di intere fette di territorio come avviene per la base di Sigonella e l'installazione del sistema di comunicazione satellitare ad alta frequenzaMUOS a Niscemi; la costruzione di inceneritori e rigassificatori; la progettazione di una centrale nucleare; la realizzazione del grandecarcere a cielo aperto di Lampedusa. In particolare, sul nostro territorio grava la prospettiva della costruzione del Ponte sullo Stretto, un'opera inutile, dannosa e che dilapida enormi risorse pubbliche. Intervengono: D. Ialacqua (intervento su Acqua pubblica), C. Cordaro (Lampedusa), L. Solarino (Rigassificatori), L. Sturniolo (Ponte), A. Di Stefano (MUOS), G. Piazza (autore de "Le ragioni del No" inchiesta sul Movimento No Ponte"), A. Mangano (autore di Sette ottime ragioni per riconvertire la base USA di Sigonella), P. Marra (di Territoriot Calabria)
Promuove: Rete No Ponte.
Nel corso dell'iniziativa verranno raccolte le adesioni per partecipare (pullman) alla manifestazione del 23 a Siracusa

martedì 7 aprile 2009

L'Arci lancia una sottoscrizione per l'emergenza terremoto in Abruzzo

Questi i dati del conto corrente su cui effettuare i versamenti: iban - IT 32 K 05018 03200 000000128000 Intestato a: Associazione Arci Via dei Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Causale: Emergenza Terremoto Abruzzo. Mentre le notizie che arrivano dall'Abruzzo diventano di ora in ora più drammatiche, i circoli e i comitati della rete Arci si stanno mobilitando per iniziative di solidarietà e di sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto. La presidenza nazionale è in costante contatto con i dirigenti abruzzesi e con la Prociv, l'organizzazione della Federazione Arci che si occupa di protezione civile ed ha già inviato sul posto i propri operatori.La situazione in Abruzzo è ancora molto confusa. Si sta provvedendo agli interventi di prima emergenza ma alcune frazioni sono ancora isolate. In queste prime ore è assolutamente necessario che intervenga solo personale organizzato e preparato in modo specifico per l'emergenza, non intralciando il lavoro delle strutture preposte a portare i primi soccorsi.A partire dai prossimi giorni ci saranno molte altre necessità a cui rispondere, sia sul versante dell'aiuto concreto agli sfollati che su quello del sostegno e dell'assistenza, in particolare a bambini ed anziani, anche perché l'emergenza purtroppo durerà diversi mesi. Come è sempre avvenuto in passato, anche stavolta non mancherà il generoso impegno di tutta l'Arci. Da subito l'associazione ha attivato una raccolta di fondi a sostegno degli aiuti.



4 aprile 2009
Eravamo oltre 2.700.000 persone....
Invece, i ministri di questa repubblica danno i numeri 100.000 o 200.000 persone. L'informazione pubblica annaspa....