sabato 24 settembre 2011

L'Italia sono anch'io



Oggi nel nostro Paese vivono oltre 5 milioni di persone di origine straniera. Molti di loro sono bambini e ragazzi nati o cresciuti qui, che tuttavia solo al compimento del 18° anno di età si vedono riconosciuta la possibilità di ottenere la cittadinanza, iniziando nella maggior parte dei casi un lungo percorso burocratico. Questo genera disugu...aglianze e ingiustizie, limita la possibilità di una piena integrazione, disattende il dettato costituzionale (art. 3) che stabilisce l’uguaglianza tra le persone e impegna lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno raggiungimento. La campagna nazionale è promossa da 19 organizzazioni della società civile: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio. 
 
Costituzione comitato locale a Messina per promuovere la raccolta di firme
VENERDI' 30 SETTEMBRE ore 19:30 Arci Messina - Circolo Arci Thomas Sankara Via Campo delle Vettovaglie, snc ex Mercato Ittico tel/fax 0906413730 
 
 

martedì 20 settembre 2011

21 Settembre tutti al Municipio

Dopo la giornata di oggi in cui siamo stati davanti al municipio per  ribadire le ragioni in difesa della città contro la speculazionee distruzione che porterebbe il ponte, Chiediamo a tutti e tutte di  rivederci domani alle 11.30 sempre davanti al municipio. Infatti oggi dopo lunghe contrattazioni siamo stati ricevuti in delegazione dal vice sindaco al quale abbiamo consegnato il nostro documento, lo stesso faremo domani di fronte al presidente del consiglio comunale Previti e con ogni probabilità al presidente della commssione  ponte Barbalace.Chiediamo a tutti e tutte di esserci perché questo non diventi un fatto di pochi, perché questo è d'interesse capitale per la città, perché dobbiamo dal basso riuscire ad imporre che la questione ponte esca dai palazzi del potere e venga discussa tra tutte le persone che abitano questi territori perché non è vero che ormai non si può evitare perché altri hanno deciso, noi pensiamo che possiamo riprenderci la nostra terra ed il nostro futuro e difenderli
Ecco perché domani non dovrà esserci uno sparuto gruppo di attvisti a  consegnare il documento ma ci deve essere UN' INTERA COMUNITÀ ORE 11.30 MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE DAVANTI AL MUNICIPIO diffondete quanto più possibile - ReteNoPonte - Comunità dello Stretto 



In vista dell'appuntamento del 23 Settembre in cui una delegazione di pochi eletti amministratori messinesi, direttamente invitati da Ciucci, tenterà di redimere le incomprensioni sul ponte, vorremmo ribadire un semplice concetto: Messina non vuole il ponte! La città ha dovuto subire l'ennesima provocazione, mentre lo sfacelo più assoluto l'attanaglia, lor signori hanno pubblicato una lunghissima lista di aree da espropriare su entrambe le coste dello stretto, dopo avere dichiarato l'opera “ di Pubblica utilità”, senza avere ancora il pronunciamento del CIPE. Tutto ciò mentre veniva candidamente dichiarato che tutte le opere compensative proposte dall'amministrazione erano cancellate. Se ci fosse stato bisogno di un'ulteriore conferma del fallimento totale di questa classe politica locale questuante e ridicola, oggi lo abbiamo tutti di fronte agli occhi. Noi lo abbiamo sempre detto, quello che sarebbe successo: AI PESCECANI ANDRANNO I SOLDI ED ALLA POPOLAZIONE LA DEVASTAZIONE. A due anni esatti dalla strage di Giampilieri e Scaletta niente è stato fatto, solamente adesso sembra che si siano trovati soldi per fare solo alcuni degli interventi di cui questo territorio ha bisogno. Ma anche qui la provocazione è evidente, infatti questi soldi stanziati per Messina e gli altri comuni alluvionati (San Fratello ma non compare Scaletta), non sono altro che stornati da altri interventi altrettanto necessari a Messina ed alla sua provincia, come la manutenzione delle strade provinciali o i trasporti da e per le isole. Non possiamo più sopportare queste prese in giro. Noi non ci stiamo, abbiamo altri progetti per questa città la vogliamo trasformare, ma non distruggere. Da anni diciamo che il NO al Ponte è in realtà il SI ad un futuro possibile e sostenibile, in tutte le occasioni abbiamo sempre ribadito di cosa avrebbero bisogno questi luoghi: - Messa in sicurezza dal rischio idrogeologico - Messa in sicurezza dal rischio sismico - Messa in sicurezza di edifici pubblici ad esempio le scuole che a Messina non sono a norma nella quasi totalità - Potenziamento del trasporto pubblico nello stretto e nelle due regioni - Bonifica dei territori inquinati e devastati da crimine e speculazione (navi dei veleni) - “Infrastrutture di prossimità”, piccole opere per grandi benefici (manutenzione delle strade, adeguamento rete ferrata siciliana e calabrese, ecc.) - Recupero del patrimonio storico ed ambientale di questi luoghi sempre più barbaramente stuprato Ecco perché diffidiamo questa “delegazione” messinese, invitata da Ciucci, dal questuare piccole elargizioni in cambio del nostro futuro. Il Ponte va fermato subito, completamente, gli espropri non devono procedere. L'inettitudine di questa classe politica non deve continuare ad affossare questi luoghi. NESSUNO FIRMI L’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PER LA COSTRUZIONE DEL PONTE A NOME DEI CITTADINI MESSINESI

ReteNoPonte - Comunità dello Stretto



martedì 6 settembre 2011

Dal Lido di Venezia un appello per i migranti

Venezia 2011: il cinema con i migranti

Appello di attori, registi e produttori contro la xenofobia e le politiche discriminatorie


Con questo appello noi registi, attori, produttori e artisti del mondo del cinema  vogliamo lanciare un messaggio all’opinione pubblica e alle istituzioni, per contribuire con la nostra voce, oltre che con i nostri racconti, alla costruzione di una società meno soggetta a chiusure e derive xenofobe e più preparata a comprendere i flussi di immigrazione e a dialogare con i nuovi cittadini.
Chiediamo che:
1.     Si intensifichino gli sforzi a livello internazionale per ridurre l’eccidio intollerabile di profughi in fuga dalla Libia. E’  disumano ciò che è successo dal marzo 2011 ad oggi: civili in fuga da un Paese sotto attacco militare sono stati lasciati completamente soli ad affrontare il mare, con un bilancio di almeno 1500 vittime. E’ dovere umanitario internazionale ed italiano in primis fare di tutto perché chi fugge da una guerra a cui il nostro stesso paese partecipa, peraltro con l’obiettivo dichiarato di proteggere i civili, sia adeguatamente tutelato.
2.     Si riconosca senza esitazione a tutti i profughi in fuga dalla Libia la possibilità di ottenere o una protezione umanitaria in Italia o, se espressamente richiesto dalla persona interessata, un rimpatrio assistito nel proprio Paese di provenienza.
3.     Contemporaneamente ci si impegni a non replicare mai in futuro la scellerata politica dei respingimenti, attivata nel maggio 2009 con l’allora “amico” Gheddafi nonostante le denunce di vari organismi internazionali. Nessun respingimento in mare è accettabile, né verso la Libia né verso altri Paesi, come purtroppo sembra stia succedendo nelle ultime settimane verso la Tunisia.
4.     Venga abolito il reato di clandestinità e si blocchi il prolungamento a 18 mesi della detenzione nei CIE, Centri di Identificazione ed espulsione, la cui organizzazione e funzione va completamente ripensata essendo diventati luoghi di intollerabile sospensione dei diritti, di forte umiliazione delle dignità personali e di isolamento civile e democratico. Venga a questo proposito revocata la circolare ministeriale che impedisce l’accesso di giornalisti e altri osservatori nei Centri stessi.
5.     Venga pensato e finanziato un vasto programma di diffusione culturale e sociale di pratiche di accoglienza e integrazione. Da una parte vengano rivisti i modi di gestione dei vari centri di accoglienza, in particolare i CARA (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo), troppo spesso ridotti a semplici dormitori isolati e spersonalizzati; dall’altra si attivino percorsi culturali di conoscenza, incontro e informazione per ricostruire una società aperta e solidale.
6.     Venga riconosciuta la piena cittadinanza ai giovani 2g, ovvero i cittadini cresciuti in Italia ma figli di stranieri.
In collaborazione con le reti attive della società civile antirazzista, terremo alta l’attenzione su questi temi e rimaniamo sin da subito disponibili  a collaborare con i  nostri film a percorsi di educazione e conoscenza in scuole, università, biblioteche e altri luoghi di incontro in tutte le Regioni Italiane.
Primi firmatari
Andrea Segre, Guido Lombardi, Marco Paolini,  Giuseppe Battiston, Valerio Mastrandrea, Elio Germano, Roberto Citran, Gaetano Di Vaio, Luca Bigazzi, Francesco Bonsembiante, Marco Tullio Giordana, Daniele Vicari, Daniele Gaglianone
Invitiamo altri registi, attori, produttori e artisti del mondo del cinema ad unirsi all’appello inviando un breve messaggio e la propria firma a:
veneziamigranti2011@libero.it
o via sms al +39 333/6127483     
L’8 settembre alle 14.30 presso la Casa delle Giornate degli Autori verrà reso noto l’elenco completo dei firmatari e verranno letti alcuni messaggi.
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Venice 2011: Italian cinema supports immigrants
With this appeal directors, actors, producers and Cinema artists, want to launch a message to the public opinion and to the institutions, to contribute with their voices and narrations to build a society less xenophobic and more ready to face immigration and dialogue with the new citizens.
We ask for:
1.     The intensification of international efforts to reduce the slaughter of refugees running away from Libya. Facts happened since March 2011 until now are inhuman: civilians escaping from a Country under military attack leaved completely alone to face the sea, with a death toll of at least 1500 victims. Italy with international help, have to protect people running away from a war, in which Italy is directly involved with the declared purpose to safeguard civilians.
2.     The acknowledgment for every refugee escaping from Libya of the possibility to obtain an humanitarian protection in Italy or, if clearly requested, an assisted repatriation in the country of origin.
3.     An involvement to never repeat the wicked deportation policy, implemented in agreement with Gheddafi, despite complaints from international organizations. Deportations through the sea, neither to Libya nor to other countries, are unacceptable, but unfortunately it seems to happen in these last weeks to Tunisia.
4.     The abolition of the “illegal immigration” crime, and the block of recently implemented 18 months long detention in the “CIE” (Centers for Identification and Expulsion): places where human rights and democracy are suspended and dignity is constantly humiliated. The organization and function of these centers needs to be entirely rebuilt. For this purpose we request the revocation of the ministerial law that prevents journalists and observers from accessing to the CIE.
5.     The approval and financing of a wide program of cultural and social reception and integration. We claim not only for a deep reform of the so called “CARA” (Reception Camps for Asylum Seekers) – nothing more than aseptic and isolated dorms – but also for the activation of cultural paths, aimed at the mutual knowledge, relationship and reconstruction of an open, fair Society.
6.     the recognition of whole citizenship to the “2g”, children of immigrants who have grown in Italy.
We will keep high attention level on these themes, in collaboration with the civil society and the Italian network of anti-racist organizations, furthermore we are ready to collaborate with our movies to cultural/educational projects in schools, universities, public libraries or any other meeting place throughout Italy.
First signatories
Andrea Segre, Guido Lombardi, Marco Paolini,  Giuseppe Battiston, Valerio Mastrandrea, Elio Germano, Roberto Citran, Gaetano Di Vaio, Luca Bigazzi, Francesco Bonsembiante, Marco Tullio Giordana, Daniele Vicari, Daniele Gaglianone
We invite other directors, actors, producers and artists to support the appeal, sending a short text and their signature to:
veneziamigranti2011@libero.it
or by sms to +39 333/6127483      
September 8th, 2.30 p.m. – Casa delle Giornate degli Autori, publications of the complete list of signatories and reading of selected messages sent by the artists