Ecco perché domani non dovrà esserci uno sparuto gruppo di attvisti a consegnare il documento ma ci deve essere UN' INTERA COMUNITÀ ORE 11.30 MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE DAVANTI AL MUNICIPIO diffondete quanto più possibile - ReteNoPonte - Comunità dello Stretto
In vista dell'appuntamento del 23 Settembre in cui una delegazione di pochi eletti amministratori messinesi, direttamente invitati da Ciucci, tenterà di redimere le incomprensioni sul ponte, vorremmo ribadire un semplice concetto: Messina non vuole il ponte! La città ha dovuto subire l'ennesima provocazione, mentre lo sfacelo più assoluto l'attanaglia, lor signori hanno pubblicato una lunghissima lista di aree da espropriare su entrambe le coste dello stretto, dopo avere dichiarato l'opera “ di Pubblica utilità”, senza avere ancora il pronunciamento del CIPE. Tutto ciò mentre veniva candidamente dichiarato che tutte le opere compensative proposte dall'amministrazione erano cancellate. Se ci fosse stato bisogno di un'ulteriore conferma del fallimento totale di questa classe politica locale questuante e ridicola, oggi lo abbiamo tutti di fronte agli occhi. Noi lo abbiamo sempre detto, quello che sarebbe successo: AI PESCECANI ANDRANNO I SOLDI ED ALLA POPOLAZIONE LA DEVASTAZIONE. A due anni esatti dalla strage di Giampilieri e Scaletta niente è stato fatto, solamente adesso sembra che si siano trovati soldi per fare solo alcuni degli interventi di cui questo territorio ha bisogno. Ma anche qui la provocazione è evidente, infatti questi soldi stanziati per Messina e gli altri comuni alluvionati (San Fratello ma non compare Scaletta), non sono altro che stornati da altri interventi altrettanto necessari a Messina ed alla sua provincia, come la manutenzione delle strade provinciali o i trasporti da e per le isole. Non possiamo più sopportare queste prese in giro. Noi non ci stiamo, abbiamo altri progetti per questa città la vogliamo trasformare, ma non distruggere. Da anni diciamo che il NO al Ponte è in realtà il SI ad un futuro possibile e sostenibile, in tutte le occasioni abbiamo sempre ribadito di cosa avrebbero bisogno questi luoghi: - Messa in sicurezza dal rischio idrogeologico - Messa in sicurezza dal rischio sismico - Messa in sicurezza di edifici pubblici ad esempio le scuole che a Messina non sono a norma nella quasi totalità - Potenziamento del trasporto pubblico nello stretto e nelle due regioni - Bonifica dei territori inquinati e devastati da crimine e speculazione (navi dei veleni) - “Infrastrutture di prossimità”, piccole opere per grandi benefici (manutenzione delle strade, adeguamento rete ferrata siciliana e calabrese, ecc.) - Recupero del patrimonio storico ed ambientale di questi luoghi sempre più barbaramente stuprato Ecco perché diffidiamo questa “delegazione” messinese, invitata da Ciucci, dal questuare piccole elargizioni in cambio del nostro futuro. Il Ponte va fermato subito, completamente, gli espropri non devono procedere. L'inettitudine di questa classe politica non deve continuare ad affossare questi luoghi. NESSUNO FIRMI L’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PER LA COSTRUZIONE DEL PONTE A NOME DEI CITTADINI MESSINESI |
ReteNoPonte - Comunità dello Stretto |