sabato 16 giugno 2012

20 giugno 2012 giornata del rifugiato

Dopo aver raccontato nel 2011 la storia di Youssouf Keita, nell' episodio Senza difesa del nostro film Libera tutti, la primavera araba insieme ai nostri amici libici ci aveva indotto a credere che spirasse un vento di cambiamento accompagnato da un ripensamento collettivo sul dogma della Fortezza Europa.
C'è stato un momento in cui abbiamo creduto che si sarebbe alzato con forza un muro di opposizione alle atrocità dei respingimenti in mare, dei rimpatri collettivi, dei mancati salvataggi in mare, dei morti nel canale di Sicilia, della detenzione dei richiedenti asilo, perchè cancellati dalla storia con i dittatori, partner privilegiati dell'Unione Europea, nessun governo avrebbe siglato accordi criminali.
Così non è stato. Nel 2011 almeno 1500 esseri umani, sono annegati  nel tentativo di arrivare in Europa. Amnesty International ha denunciato la firma, il 3 aprile, di un nuovo accordo per il controllo delle frontiere tra il governo italiano e quello libico, senza alcun corridoio umanitario per i richiedenti asilo.
Abbiamo deciso di aderire alla campagna MAI PIU RESPINTI lanciata da Zalab, che ha messo a disposizione il film Mare chiuso di Andrea Segre e Stefano Liberti, per sostenere un'azione collettiva di denuncia che vede quasi 100 città coinvolte.

PROGRAMMA
ORE 17:00 Flash Mob in Piazza Duomo
Porta un ombrello per chiedere il rispetto delle Convenzioni internazionali, l'accoglienza reale dei rifugiati e la fine della detenzione dei richiedenti asilo
ore 21:00 Circolo Arci Thomas Sankara
proiezione film Mare chiuso
presentazione campagna Mai più respinti e Boat 4 People. Arcicocktail   



 Evento fb

Mare Chiuso e campagna Mai Pià respinti 

Boat4peole






venerdì 1 giugno 2012

2 giugno festa della Repubblica, no alla parata militare

Per l'attuazione del risultato referendario, per la riappropriazione sociale e la tutela dell'acqua e dei beni comuni, per la pace, i diritti e la democrazia, per un'alternativa alle politiche d'austerità del Governo e dell'Europa
Ad un anno
dalla straordinaria vittoria referendaria, costruita da una partecipazione sociale senza precedenti, il Governo Monti e i poteri forti si ostinano a non riconoscerne i risultati e preparano nuove normative per consegnare definitivamente la gestione dell’acqua agli interessi dei privati, in particolare costruendo un nuovo sistema tariffario che continua a garantire i profitti ai gestori.
Non solo. Da una parte BCE, poteri forti finanziari e Governo utilizzano la crisi economico-finanziaria per rendere definitive le politiche liberiste di privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici, di smantellamento dei diritti del lavoro, del welfare e dell'istruzione, di precarizzazione dell’intera vita delle persone. Dall'altra le politiche d'austerità ridimensionano il ruolo dell'intervento pubblico per poi alimentare l'idea che la crescita sia possibile solo attraverso investimenti privati, che in realtà si appropriano dei servizi e devastano il territorio.
E' in atto il tentativo di imporre definitivamente il dominio delle "esigenze dei mercati" sulla democrazia, ovvero il diritto di tutte e di tutti a decidere collettivamente sul proprio presente e futuro.
Il 2 giugno è da sempre la festa della Repubblica, ovvero della res publica, di ciò che a tutte e tutti appartiene. Una festa ormai da anni espropriata alle donne e agli uomini di questo Paese e trasformata in parata militare, come se quella fosse l’unica funzione rimasta ad un “pubblico”, che si vuole progressivamente consegnare agli interessi dei grandi gruppi bancari e dei mercati finanziari.

Ma la Repubblica siamo noi.

Le donne e gli uomini che nella propria quotidianità ed in ogni territorio lottano per la riappropriazione sociale e la tutela dell’acqua e dei beni comuni, per un welfare universale e servizi pubblici di qualità, per la dignità del lavoro e la fine della precarietà, per il diritto alla salute e all’abitare, per l’istruzione, la formazione e la conoscenza, per la trasformazione ecologica della produzione, a partire dal Forum Alternativo dei Popoli di Rio+20, per politiche di pace e cooperazione.
Le donne e gli uomini che, come nel resto d'Europa, pensano che i beni comuni siano fondamento di un nuovo modello produttivo e sociale.
Le donne e gli uomini che dentro la propria esperienza individuale e collettiva rivendicano una nuova democrazia partecipativa, dentro la quale tutte e tutti possano contribuire direttamente a costruire un diverso futuro per la presente e le future generazioni.
Crediamo sia giunto il momento in cui siano queste donne e questi uomini a riempire la piazza del 2 giugno.
Con l’allegria e la determinazione di chi vuole invertire la rotta.
Con la consapevolezza di chi sa che il futuro è solo nelle nostre mani.
Forum italiano dei movimenti per l'acqua