martedì 28 ottobre 2008


Domenica 2 novembre ore 10:00
circolo Arci Thomas Sankara ASSEMBLEA dei soci

Discrimin-azione -
le norme "razziali" del governo italiano
Nuova legge sul ricongiugimento familiare e altri frutti avvelenati di una falsa visione della contemporaneità
Ricongiungimento solo per famiglie medio-agiate, test del dna, ripercussioni sul mantenimento del diritto al soggiorno.....

Sarà possibile per tutte/i firmare contro l'apartheid nella scuola presso il banchetto predisposto sulla terrazza del circolo.

domenica 26 ottobre 2008

Appello per fermare l'Apartheid nella scuola


457 cittadine e cittadini maggiorenni il 19 ottobre in piazza del popolo per partecipare a "Discrimin-azione: in piazza contro il razzismo" hanno firmato il nostro appello per impedire l'avvio delle classi di inserimento per gli alunni stranieri nelle scuole cittadine. .
14 ore in piazza, numerosa la partecipazione migrante, di gran lunga inferiore quella italiana...
Continueremo la raccolta delle firme per tutto il mese di novembre presso la nostra sede in Via Campo delle Vettovaglie. Tra breve troverete dei banchetti per la raccolta delle firme in giro per la città. Discrimin-azione continuerà quindi a sensibilizzare ed organizzare forme creative di protesta..

Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci,
e di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci
Con la mozione Cota (dal nome del primo firmatario, deputato della Lega), approvata dalla Camera nella serata di martedì scorso, nascono le "classi di inserimento", riservate agli alunni stranieri che non supereranno i test per accedere alle classi ordinarie. La proposta impegna il governo a subordinare l'iscrizione dei ragazzi stranieri al superamento di test e specifiche prove di valutazione. Chi non li superasse, sarebbe costretto a frequentare delle vere e proprie classi speciali ("di inserimento"), in cui migliorare la conoscenza della lingua italiana, essere educati alla legalità e alla cittadinanza, seguendo un percorso formativo relativo sia alle conoscenza e comprensione di diritti e doveri (rispetto per gli altri, tolleranza, lealtà, rispetto della legge), sia al "rispetto per la diversità morale e la cultura religiosa del paese accogliente".Sembrerebbe una barzelletta, visto da che pulpito vengono le richieste. Invece è l'ennesimo provvedimento di dubbia costituzionalità che di fatto conferma un subdolo e pericoloso razzismo istituzionale e rischia di legittimare l'esplosione di violenza razzista che sta corrodendo la convivenza civile delle nostra comunità.Non ci sembra esagerato parlare di introduzione dell'Apartheid nella scuola. Si tratta infatti di una scelta tutta politica, che azzera le positive esperienze didattico-pedagogiche tese all'integrazione di questi ultimi anni, che hanno dimostrato come la lingua si impari molto più velocemente grazie all'inserimento nell'ambiente in cui viene parlata.I test, le classi speciali, aumenteranno le distanze; rafforzeranno, nell'immaginario dei ragazzi, l'idea di un "noi" e di un "loro", diversi al punto da richiedere una formazione particolare in luoghi fisicamente separati. La scuola, principale opportunità di incontro, riconoscimento e integrazione, si trasforma così in luogo di selezione e discriminazione.Chiediamo all'opposizione sociale e politica di mobilitarsi contro questo nuovo Apartheid; agli insegnanti e ai dirigenti scolastici di disobbedire.L'istruzione è un diritto universale. A tutte e tutti deve essere garantita parità di accesso.Le classi di inserimento forse sarebbero più adatte a qualche nostro concittadino, compresi alcuni politici che avrebbero bisogno di un corso sui diritti, i valori della tolleranza, il rispetto delle altre culture e religioni, i principi della nostra costituzione. Roma, 15 ottobre 2008

domenica 5 ottobre 2008


Nasce l' Associazione Comunitaria Filippina


Domenica 5 ottobre, alla sede del circolo,
è stata costituta l’Associazione Comunitaria Filippina
alla fine di un percorso partecipato che ha coinvolto un centinaio di cittadine e cittadini filippini residenti a Messina che, dopo un ciclo di incontri, hanno deciso di costituirsi in associazione per finalità di solidarietà sociale verso i connazionali, di tutela dei diritti di cittadinanza, di rafforzamento dei rapporti tra la società cittadina e la comunità filippina, di rappresentanza con gli organismi locali, nazionali ed internazionali. E’ un’associazione di volontariato, senza finalità di lucro a cui possono aderire coloro che si riconoscono nello statuto indipendentemente dalla propria appartenenza politica, religiosa, etnica , sessuale, orientamento sessuale, cittadinanza, e professione. Presidente è stata nominata la sig.ra Natalia Pasague, leader storica della comunità e prima presidente dell’UFCC, che è stata tra gli animatori del percorso per la creazione di un’associazione unitaria, vicepresidente Jeffrey Padul David, studente universitario, già attivo, all’interno dell’Arci, nell’ideare e realizzare eventi di contaminazione culturale. Il direttivo è composto da Rosita Dominguez, Evelyn Laya, Zenaida Manuel, Anecito Lavilla Padul, Franklin Franco. L’associazione non sarà soltanto un’ organismo comunitario, ma si prefigge di collaborare con altri organismi ed enti per rendere meno dolorosa l’immigrazione, evento totalizzante, combattere la xenofobia ed il razzismo, promuovere la cooperazione internazionale e l’adozione a distanza.