L'intervento del circolo Arci Thomas Sankara durante lo sbarco dei migranti del 7 novembre 2007
Mercoledì 7 novembre 2007 alle ore 11:00 è stato intercettato un peschereccio nord africano in avaria al largo di Santa Teresa di Riva e poi trainato al porto di Messina alle 16:15,. Gli 85 migranti, tra loro molti minorenni, sotto una pioggia battente sono stati accolti nel terminal delle navi da crociera, visitati dai medici e rifocillati dai volontari di protezione civile. Tutti uomini, di nazionalità egiziana, tunisina, palestinese ed irachena e tra loro molti minorenni. I soci del Circolo Arci Thomas Sankara hanno distribuito i volantini del numero verde sull’asilo ed informato il gruppo dei migranti, tutti molto giovani, sulla normativa immigrazione, spiegato la loro posizione giuridica e le condizioni per accedere alla procedura del riconoscimento dello status di rifugiato. Tre di loro sono stati ricoverati d’urgenza in ospedale e cinque sono stati fermati e portati via dalla Guardia di Finanza come presunti scafisti. Alla fine delle identificazioni per i 34 minorenni si è aperta la procedura della tutela e gli stessi sono stati presi in carico dall’Ufficio Minori della questura. Siamo, così, rimasti sino a sera,sino a quando i migranti sono stati trasferiti in un padiglione della mitica Fiera Campionaria Internazionale di Messina tanto da fare titolate alla Gazzetta del Sud, tra le testate giornalistiche più vendute nel sud Italia,: “Sbarcati a Messina. Ospitalità? Alla Fiera. Il volontariato si mobilità con la solita umanità. Attenzione: abbiamo, in casa molti baraccati”. Titolo accompagnato da un editoriale che trasuda il solito razzismo da bar e la demagogica visione dell’invasione programmata ai danni del contribuente italiano, specchio di una città in cui giovani epigoni di Corona insultano e lanciano minacce xenofobe dalle inferriate del porto mentre un poliziotto chiede di farli riprendere per avviare una denuncia penale. Giovedì mattina alla Fiera abbiamo raccolto alcune domande di asilo.
