Dopo un’estate che ha visto l’attivazione di nuovi comitati No Muos
prosegue in Sicilia la mobilitazione contro l’installazione delle
antenne del sistema di comuncazione Muos a Niscemi.
Il Muos, Mobile User Objective System, è uno dei quatto terminali
terrestri parte di un programma gestito dal Dipartimento della Difesa
Usa: una rete di mega antenne e satelliti per telecomunicazioni veloci. È
un sistema per propagare e moltiplicare gli ordini di attacco
convenzionale, chimico, batteriologico e nucleare, ad uso esclusivo
delle forze armate statunitensi. Tre terminali sono installati in
Australia, in Virginia, e nelle isole Hawaii; il quarto nella sughereta
di Niscemi, sito di interesse comunitario, dove sono già state devastate
decine di ettari di riserva naturale e dove stanno per essere montate
tre grandi antenne paraboliche che guideranno, con le loro onde
elettromagnetiche, missili e aerei senza pilota. Alla fine di una
recente tre giorni, a cui hanno partecipato centinaia di persone, è
stata convocata una manifestazione nazionale per il prossimo 6 ottobre:
un’ulteriore occasione per denunciare il pesante impatto sull’ambiente,
sulla salute delle persone, sul traffico aereo, sulle prospettive di
sviluppo del territorio. Inoltre durante un lavoro di ricerca materiali,
in vista dell’audizione presso la Commissione difesa della Camera, sono
venute alla luce preoccupanti omissioni e ritardi nella diffusione
della documentazione prodotta dall’agenzia ARPA-Sicilia (Agenzia
Regionale per la protezione ambientale) a proposito delle emissioni
della stazione di telecomunicazioni militari e della realizzazione del
sistema MUOS. È infatti emerso che non sono mai state divulgate, se non
in forma parziale, due importanti relazioni istruttorie prodotte da Arpa
Sicilia nel 2009 e le controdeduzioni del giugno 2011 alla relazione
tecnica sull’analisi del rischio inviata dal comune di Niscemi: queste
contengono informazioni che - pur sostanzialmente confermando la
pericolosità del MUOS - rimanda incredibilmente la verifica della
effettiva pericolosità a rilevazioni delle emissioni elettromagnetiche
da farsi dopo il completamento dell’installazione.
Soprattutto tali relazioni e le controdeduzioni non sono mai state
trasmesse ai consulenti tecnici (Coraddu e Zucchetti del Politecnico di
Torino) che, per conto del comune di Niscemi, hanno stilato nel 2009 la
relazione tecnica. Nel pomeriggio di martedì 11 inoltre, i Sindaci dei
comuni interessati dall’installazione del MUOS e una rappresentanza dei
comitati hanno partecipato a Roma alle audizioni presso la Commissione
Difesa della Camera e la Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito
del Senato. Sono state esposte le problematiche politiche, economiche e
ambientali legate al completamento dell’installazione. È stata quindi
chiesta la revoca delle autorizzazioni già rilasciate e l’arresto dei
lavori.
Com’era prevedibile, la commissione non ha assunto nessun impegno,
limitandosi a prendere atto delle ragioni di chi si oppone alla
realizzazione del Muos.
L’incontro con la commissione d’inchiesta sull‘uranio impoverito è
stato invece più positivo. Il presidente ha infatti deciso di
formalizzare una nuova proposta di audizione al Ministero della difesa e
al presidente della Regione siciliana per chiedere, sulla base del
principio di precauzione, la moratoria del progetto fino a quando non ne
sia accertata la non pericolosità per la salute delle popolazioni.
Per i movimenti il prossimo appuntamento è il 6 ottobre a Niscemi.
In vista della settimana di mobilitazione,
contro la costruzione del MUOS e per la smilitarizzazione della Sicilia,
che avrà inizio il 29 Settembre e si concluderà il 6 Ottobre con una
grande manifestazione nazionale a Niscemi, invitiamo tutt* a partecipare
all'incontro.
Il MUOStro è in agguato...DISARMIAMOLO!
Il MUOStro è in agguato...DISARMIAMOLO!
GIOVEDI' 20 SETTEMBRE ORE 17:30 CIRCOLO ARCI THOMAS SANKARA
Interverrà Antonio Mazzeo (scheda informativa sul MUOS)