venerdì 31 dicembre 2010

Assemblea decreto flussi e carta di soggiorno


Novità per il 2011. Il nuovo decreto flussi verrà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. Il primo clic day è fissato per lunedì 31 gennaio dalle ore 8.00, per le domande per i lavoratori subordinati dei cittadini di Paesi che hanno siglato accordi con l’Italia ed hanno 52.080 ingressi riservati, ovvero: Albania; Algeria; Bangladesh; Egitto; Filippine; Ghana; Marocco; Moldavia; Nigeria; Pakistan; Senegal; Somalia; Sri Lanka; Tunisia; India; Perù; Ucraina; Niger e Gambia.Dalle 8.00 di mercoledì 2 febbraio si invieranno le domande per lavoratori domestici ovvero per i cittadini di altri Paesi, che non hanno accordi con l’Italia, 30.000 ingressi. Dalle 8.00 di giovedì 3 febbraio, gli altri ingressi lavoratori che hanno completato speciali programmi di formazione e istruzione nel Paese di origine e 500 discendenti di italiani in Argentina, Uruguay, Venezuela o Brasile. Per tutti coloro che hanno richiesto il permesso Ce per soggiornanti di lunga durata (carta di soggiorno) è confermato l'obbligo di sostenere un esame di italiano. Per approfondire questi argomenti e spiegare come fare vi invitiamo all'Assemblea di domenica 9 gennaio ore 10:00 al circolo. L'ingresso è riservato ai soci.

giovedì 23 dicembre 2010

BUONE FESTE!!
Nell'augurarvi un sereno Natale e un felice 2011, vi ricordiamo che le attività del Circolo ARCI "Thomas Sankara" riprenderanno il 5 gennaio. Il 6 gennaio chiuderemo per festività.
Venerdì 14 gennaio vi aspettiamo per la festa del tesseramento 2011 "Por la vida, la justicia y la paz "che si terrà nei locali dell'associazione, a partire dalle ore 20. Durante la festa verrà proiettato il video del corteo del 5 dicembre scorso contro la sanatoria-truffa.

venerdì 17 dicembre 2010

Incontro scuola di lingua e cultura araba


Mercoledì 5 gennaio 2011 alle ore 18:00 si terrà l'usuale incontro della scuola di lingua e cultura araba rivolto ai principianti. Nell'incontro sarà presentato il programma e le modalità di svolgimento. Nel corso di 1° livello si apprenderà l'alfabeto, lettura e scrittura, e la lingua della vita quotidiana. Si conosceranno le tradizioni e le ricorrenze del mondo arabo, con particolare riferimento alla Palestina. Durante l'incontro, a cui prenderà parte la docente madrelingua dr.ssa Rene Abu Rub, sarà fissato il calendario degli incontri settimanali.
Per maggiori informazioni contattateci per e-mail o al numero 0906413730.
Circolo Arci Thomas Sankara

lunedì 13 dicembre 2010

SIAMO IN MILLE SULLA GRU

Permesso di soggiorno subito! Subito! Sanatoria per tutti! Parole scandite con rabbia da duecento e poi trecento e poi cinquecento, infine mille cittadini, pochissimi dei quali con diritto di voto, la maggioranza meceti, i più con un limitato diritto di circolazione, condizionato dalla propria nascita in un paese straniero. Un corteo di migranti per le vie del centro cittadino, mentre i “messinesi di origine controllata”, guardano attoniti, fermandosi in silenzio ai bordi della strada oppure, richiamati dalle voci, escono fuori dai negozi e si domandano: Ma che vogliono? E' una rivolta?. E' la prima volta che degli stranieri “osano” sfilare in corteo per rivendicare i propri diritti e portare nel salotto buono di piazza Cairoli un così inusuale protagonismo. Il corteo è una tappa significativa per la rivendicazione dei diritti dei cittadini migranti, costruita attorno alla campagna “Siamo tutti sulla gru!”, promossa dalla Rete Antirazzista Messinese. La RAM nasce dalla volontà del Circolo Arci Thomas Sankara di costruire un fronte di opposizione sociale al diritto speciale per i migranti, per far riemergere quel movimento di militanza creatosi attorno alla vicenda della Cap Anamur, che lanciò un'offensiva non violenta a tutte le forme di detenzione amministrativa. Nella giornata di mobilitazione nazionale del 20 novembre, “Siamo tutti sulla gru!” ha promosso un sit-in in prefettura con la consegna di un documento per richiedere la convocazione di un tavolo tecnico per la sanatoria, per la concessione di un permesso per i truffati (umanitario o di protezione sociale) e la denuncia di gravi violazioni a Messina di diritti garantiti dalla legge, in relazione all'unità familiare ed ai diritti sociali. Successivamente si sono tenute assemblee all'Arci e dentro il Rettorato occupato per scegliere le forme di solidarietà con i migranti di Brescia e Milano, e lanciare la campagna provando ad unire la protesta contro la sanatoria a quella degli studenti e dei ricercatori dell'università. Proteste, ambedue, basate sulla critica del modello neoliberiste e della precarietà. Un corteo senza bandiere ha sfilato quindi il 5 dicembre: uomini e donne, bambini, intere famiglie, un blocco “intercontinentale” insieme agli indigeni, tutte e tutti rappresentati esclusivamente dai propri corpi, senza ulteriori identità se non quella di essere umano, con eguali diritti e aspettative. Davanti il palazzo municipale, poi, la scelta di un sit-in, per sottolineare le difficoltà oggettive nel diritto all'abitare per i migranti ed i rom, con la costruzione simbolica di una casa di cartone con su scritto: “Se a questa la mia casa non somiglia, allora io perdo la mia famiglia”. Infine, al grido di “vergogna,vergogna”, il corteo ha raggiunto il Tribunale, dalle cui scale i migranti hanno chiesto giustizia. Alla conclusione del corteo, dentro il Rettorato, cena sociale arabo-siciliana e musica dal vivo per un métissage che ha messo insieme hip-hop messinese e tradizioni arabe.


giovedì 9 dicembre 2010

Siamo tutti sulla gru, 5 dicembre 2010


Corteo contro la sanatoria truffa, 5 dicembre 2010 Messina.
Campagna "Siamo Tutti sulla gru!" Clicca sulla foto per accedere al video

lunedì 6 dicembre 2010

Ecco chi sono gli «angeli dei rom»

MESSINA - Sono una sessantina i rom stanziali a Messina e abitano da vent’anni in riva allo Stretto, nella cosiddetta Zona Falcata dove dovrebbe essere realizzato l’agognato water-front, tra topi e mareggiate, fogne e tsunami. E, se non avessero avuto alcuni angeli custodi che da sempre li proteggono, a quest’ora sarebbero stati sbattuti via, come “rifiuti umani”, perché poveri, perché inermi, perché ultimi. Ma chi sono questi angeli custodi? La Caritas in primis, anche se la Curia, per bocca dei suoi vertici, l’Arcivescovo Marra prima e La Piana dopo, sollecitati a regalare uno dei tanti terreni avuti in lascito da fedeli defunti, ha sempre promesso vagamente ma mai mantenuto. E poi Renato Accorinti, il paladino dei diseredati. E, ancora l’avvocato Carmen Cordaro, capofila, insieme al circolo Arci Thomas Sankara, del Fronte cittadino che, nella primavera del 2009, ha bloccato, nella sua qualità, un’ordinanza di sgombero firmata dall’Autorità portuale.

Ha inoltre cercato di mettere a posto diverse situazioni di irregolari, rifugiati provenienti dal Kossovo, casi di apolidìa, il tutto con l’obbiettivo prioritario di risolvere giuridicamente il problema abitativo con un ricorso al Tar di Catania contro il Comune di Messina e l’Autorità portuale. Poi, forte di una sentenza del Tar che, pur rigettando la richiesta di sospendere lo sgombero, intima alle Amministrazioni «di procedere con la necessaria e opportuna gradualità, tenuto conto degli interessi di particolare rilevanza in quanto coinvolgono minori nelle operazioni di sgombero» , ha continuato la sua lotta nella direzione di una integrazione più sostanziale di queste persone emarginate nella coscienza dei più. Nascono pertanto, nel corso di quest’anno, iniziative che si sviluppano nello spirito della solidarietà e della collaborazione.

I rom puliscono dalle erbacce l’aiuola spartitraffico di fronte al Policlinico e ancora quella antistante al Baby Park, poi è la volta di un ballo popolare a Contesse, nella periferia sud della città di Messina, dove cittadini messinesi si mescolano al ritmo di musiche allegre a cittadini rom. Si aprono anche parrocchie e villaggi. «L’integrazione si può realizzare», dice con un sorriso gratificato, la Cordaro. Così il Comune prende coscienza del fatto che la vicenda rom va risolta. E, gli odiati “zingari”, sembrano finalmente imbattersi nella fortuna perché l’assessore alle politiche della famiglia è Dario Caroniti, che, pur permeato di cultura di destra, prende a cuore la vicende umane dei rom messinesi. E dichiara: «Sono state reperite, provvisoriamente, sei abitazioni per sei famiglie con bambini. Per le altre quattro stiamo cercando di provvedere. Poi, per la sistemazione definitiva, siamo orientati a scegliere un sito per il quale si prevede un progetto di autocostruzione da parte dei rom, con progetti e materiali forniti dal Comune cui seguiranno regolari contratti di affitto». Ascoltando l’Assessore sembra di sognare. Ma sarebbe un sogno che il popolo dei rom ha già pagato in anticipo, avendo vissuto per vent’anni in una condizione “un gradino al di sotto dell’uomo”.

Adele Fortino
30 novembre 2010
(Corriere del Mezzogiorno)

sabato 4 dicembre 2010

Domenica tutti a piazza Antonello

Partenza da Piazza Antonello, Via Cavour, Via Tommaso Cannizzaro, Piazza Cairoli, Via Garibaldi, Piazza Municipio (sit-in), Via Garibaldi, Via Tommaso Cannizzaro, Tribunale. Al termine del corteo sono previsti interventi e performance + cena sociale con gli studenti che hanno occupato il rettorato.
Info: Circolo Arci Thomas Sankara tel.0906413730
(aperto anche sabato pomeriggio e domenica mattina)

lunedì 29 novembre 2010

Documento della Rete Antirazzista Messinese

AL PREFETTO DI MESSINA FRANCESCO ALECCI

A seguito dell’ incontro della delegazione della Rete Antirazzista Messinese con la dott.ssa Ianuzzi, tenutosi in Prefettura il 20 novembre per il sit-in organizzato all’interno della campagna “Tutti sulla gru!” contro gli effetti dell’emersione contributiva rivolta esclusivamente ai lavoratori domestici di settembre 2009, le inviamo la presenta richiesta di apertura di un tavolo istituzionale sull’emersione contributiva che nella attuazione si è rivelata una vera e propria “truffa”.

Tale richiesta è motivata dalla considerazione che le legittime istanze di migliaia di cittadini stranieri - il Ministero dell’Interno nell’ultimo rapporto Spi indica in 1787 le domande di “sanatoria” nella provincia di Messina - devono trovare delle risposte rispettose dei principi fondamentali della nostra costituzione, primo fra tutti il principio della non discriminazione.

Cittadini migranti discriminati nel loro diritto all’unità familiare, al diritto alla libertà di movimento, al diritto di fare rientro nel paese di origine, perché centinaia di persone di questa città sono ridiventate prigioniere della nostra Repubblica. Infatti, le lavoratrice e i lavoratori migranti che sono state/i sottoposte/i al foto segnalamento ed hanno effettuato la convocazione in questura, aspettano da troppi mesi il rilascio del permesso di soggiorno, unico titolo necessario per uscire e rientrare dal’Italia e dallo spazio Schengen, non avendo sul passaporto alcun visto d’ingresso.

I solleciti già presentati all’Ufficio stranieri della Questura di Messina, non risolvono ovviamente un problema di carattere generale, che non è stato affrontato dal Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, organismo che dovrebbe garantire i principi della trasparenza, della sussidiarietà, e dei tempi certi della conclusione delle pratiche amministrative, anche per il rilascio del permesso Ce per soggiornati di lunga durata, del permesso art. 19, del nulla osta al ricongiungimento familiare, trattate dalla Pubblica Amministrazione con tempi e modalità che contrastano con la normativa vigente.

Cittadini migranti relegati dalla legge in una condizione di “clandestinità” hanno espresso fiducia nello Stato, in un testo di legge la 109/2009, i cui motivi ostativi alla definizione positiva della pratica sono stati “reinterpretati” da una circolare emanata il 17 marzo dal Ministero dell’Interno, ben sei mesi dopo l’invio delle istanze.

Il rigetto delle istanze da parte dello Sportello Unico Immigrazione, che ha colpito decine di migliaia di stranieri in Italia, è la causa delle proteste eclatanti di Brescia e Milano, scelte estreme che dovrebbero parlare alle coscienze silenti di coloro che hanno accettato e voluto l’introduzione di un diritto speciale per i migranti.

Anche nella nostra città, numerosi migranti sono caduti nelle maglie della criminalità, molti sono i truffati da datori di lavoro che in cambio di ingenti somme di denaro, hanno presentato istanza di emersione. Datori di lavoro, che però non avevano i requisiti di legge, oppure hanno interrotto il rapporto di lavoro prima della convocazione al SUI, o addirittura hanno falsificato le istanze ed in ultimo hanno presentato decine di istanze per poi sparire nel nulla.

Auspichiamo che in questo caso non sia il migrante ad essere incriminato, poiché è stato lo stesso meccanismo della sanatoria ad aprire il mercato criminale della compravendita dei contratti, costringendo operai,commercianti,camerieri a trasformarsi in lavoratori domestici.

Alla luce di queste osservazioni

Chiediamo

l’istituzione di un tavolo istituzionale con Prefettura, Sportello Unico Immigrazione e Questura per valutare il rilascio di un permesso umanitario e di protezione sociale per coloro che hanno avuto un diniego dal SUI e abbiano le caratteristiche per la concessione e per valutare il rilascio di un permesso per attesa occupazione negli altri casi , ovvero quando il datore di lavoro ha comunicato l’interruzione del rapporto di lavoro prima della convocazione;

la convocazione urgente del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, su sollecitazione del circolo Arci Thomas Sankara, componente del Consiglio per l’Immigrazione, per affrontare i ritardi nella consegna dei permessi di soggiorno e confrontarsi sulle procedure utilizzate nella definizione delle pratiche relative a status permanenti : permesso Ce per soggiornati di lungo periodo, carta Ce per familiari di cittadini europei; a soggetti in espellibili : titolari di protezioni internazionali e famigliari di cittadini italiani, al rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare.

La Rete Antirazzista Messinese prosegue la propria campagna contro la “sanatoria-truffa” ma siamo certi che Lei darà seguito alle nostre richieste. 29/11/2010


sabato 27 novembre 2010

Tutti sulla gru arriva all'Università di Messina


Continua la mobilitazione della Rete Antirazzista Messinese contro la sanatoria-truffa, il meccanismo di regolarizzazione per colf e lavoratori domestici che ha costretto a salire dei lavoratori migranti su una gru a Brescia e su una torre a Torino. Domenica 28 novembre alle 17:00 assemblea sulle migrazione e “lezione” sugli effetti della sanatoria-truffa dentro l’Università in protesta. L’iniziativa è realizzata su invito degli studenti e ricercatori che hanno occupato il Rettorato per evitare l’approvazione del Ddl “Gelmini”. Le proteste si saldano perché entrambe richiamano ad un’idea di società includente, per fermare la deriva autoritaria e neoliberista che intende annientare gli spazi di democrazia e controllare la cultura ed i saperi. Dopo l’assemblea/lezione con il coinvolgimento di docenti universitari,animazione per i più piccoli a cura degli studenti universitarii.Un’ intero pomeriggio e serata dedicata alla campagna “Tutti sulla gru”.Inoltre, sarà portato sul tetto dell’Università uno striscione “Siamo tutti sulla gru : sanatoria per tutti” dai migranti che consegneranno agli studenti così le loro rivendicazioni.Lunedì 29 novembre consegna al prefetto di un documento con delle richieste di risoluzione su base cittadina della campagna.Inoltre, sono previste altre iniziative per la prossima settimana.