Più di cento profughi somali a Messina da quasi un mese aiutati dal volontariato: sull’argomento il Circolo Arci “Thomas Sankara” lancia un appello alle istituzioni – rivolto al Comune di Messina e alla Prefettura – con una Conferenza stampa sabato 24 gennaio, alle 11, presso il Salone degli Specchi della Provincia Regionale di Messina.
“Il volontariato non basta, né ce la può fare da solo. Occorre che le istituzioni intervengano, per ridurre drasticamente i tempi per la concessione del permesso di soggiorno e del titolo di viaggio, e per prendersi carico del problema dell’alloggio. Sono in procinto di arrivare almeno altri cento profughi. Dove li faremo alloggiare? Mentre Messina viene sinistramente inclusa tra le realtà nazionali dove i migranti muoiono all’aperto, per il freddo, le istituzioni non possono agire solo quando scoppia il caso eclatante e drammatico, ma occorre puntare sulla prevenzione, nel segno dell’accoglienza”: è la denuncia del Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina.
Alla Conferenza stampa interverranno Carmen Cordaro, presidente dell’Arci Territoriale di Messina e avvocata impegnata nel campo dei diritti dei migranti, il docente universitario e presidente del Cesv – Centro Servizi per il Volontariato, Antonino Mantineo, e i rappresentanti del Terzo Settore e del volontariato che hanno affrontato con generosità l’emergenza dell’alloggio. Sono stati invitati alla Conferenza stampa l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Messina, Pinella Aliberti, l’assessore comunale all’Integrazione, Dario Caroniti, e l’assessore alla Solidarietà sociale della Provincia Regionale di Messina, Pio Amadeo.
L’emergenza
Più di cento profughi somali si trovano da almeno tre settimane a Messina, dopo essere stati chiusi dai quattro ai cinque mesi nel Centro di emergenza a Sant’Angelo di Brolo. Più di cento persone, tra uomini e donne, che, dopo la valutazione positiva della Commissione di Trapani, sono in attesa del titolo di viaggio e del permesso di soggiorno, in quanto migranti sfuggiti a una realtà violenta nel loro Paese e dunque titolari del diritto di asilo in Italia e nell’ambito della Comunità Europea. Più di cento profughi inviati da Sant’Angelo di Brolo e attualmente ospitati a Messina solo grazie all’ospitalità e agli sforzi del volontariato, con l’impegno comune del Circolo Arci “Thomas Sankara”, della Caritas, dei Centri d’accoglienza, della cooperativa sociale “Scirin” (che gestisce il Forte San Jachiddu), del Consorzio Sole (gestore di Forte Petrazza) e anche dell’associazione rom “Baktalo Drom”.
“Il volontariato non basta, né ce la può fare da solo. Occorre che le istituzioni intervengano, per ridurre drasticamente i tempi per la concessione del permesso di soggiorno e del titolo di viaggio, e per prendersi carico del problema dell’alloggio. Sono in procinto di arrivare almeno altri cento profughi. Dove li faremo alloggiare? Mentre Messina viene sinistramente inclusa tra le realtà nazionali dove i migranti muoiono all’aperto, per il freddo, le istituzioni non possono agire solo quando scoppia il caso eclatante e drammatico, ma occorre puntare sulla prevenzione, nel segno dell’accoglienza”: è la denuncia del Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina.
Alla Conferenza stampa interverranno Carmen Cordaro, presidente dell’Arci Territoriale di Messina e avvocata impegnata nel campo dei diritti dei migranti, il docente universitario e presidente del Cesv – Centro Servizi per il Volontariato, Antonino Mantineo, e i rappresentanti del Terzo Settore e del volontariato che hanno affrontato con generosità l’emergenza dell’alloggio. Sono stati invitati alla Conferenza stampa l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Messina, Pinella Aliberti, l’assessore comunale all’Integrazione, Dario Caroniti, e l’assessore alla Solidarietà sociale della Provincia Regionale di Messina, Pio Amadeo.
L’emergenza
Più di cento profughi somali si trovano da almeno tre settimane a Messina, dopo essere stati chiusi dai quattro ai cinque mesi nel Centro di emergenza a Sant’Angelo di Brolo. Più di cento persone, tra uomini e donne, che, dopo la valutazione positiva della Commissione di Trapani, sono in attesa del titolo di viaggio e del permesso di soggiorno, in quanto migranti sfuggiti a una realtà violenta nel loro Paese e dunque titolari del diritto di asilo in Italia e nell’ambito della Comunità Europea. Più di cento profughi inviati da Sant’Angelo di Brolo e attualmente ospitati a Messina solo grazie all’ospitalità e agli sforzi del volontariato, con l’impegno comune del Circolo Arci “Thomas Sankara”, della Caritas, dei Centri d’accoglienza, della cooperativa sociale “Scirin” (che gestisce il Forte San Jachiddu), del Consorzio Sole (gestore di Forte Petrazza) e anche dell’associazione rom “Baktalo Drom”.