Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale ARCI : “Di fronte ai tentativi di snaturare la nostra democrazia in senso autoritario e populista, è necessario tornare alle ragioni che animarono la lotta di Liberazione e che costituiscono le basi morali della nostra Carta fondamentale, che all’articolo 1 recita ‘l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”
L’Arci così riafferma la centralità del lavoro, come associazione che dalla nascita della repubblica italiana è luogo di “ricreazione” e socializzazione per milioni di lavoratori.
Il 1° maggio a Barcellona negli intenti del Comitato Territoriale Arci Messina è di raccontare una delle storie dell’associazione, il circolo Arci Città Futura. Il circolo e le sue innumerevoli attività :cineforum, bottega del commercio equo e solidale, ristorante, cooperativa sociale, progetti di rinserimento per gli internati dell’OPG, assistenza ai migranti, spazio culturale, compie vent’anni. Il luogo prescelto è una casa patronale con un uliveto affidato all’Arci e ristrutturato grazie all’impegno dei propri soci. Sotto gli alberi si farà il tradizionale pic-nic, comunque è presente un punto risotro.La giornata prevede - sul palco sotto gli ulivi - un programma musicale da mezzogiorno sino a sera, con la partecipazione degli AKKURA prodotti da Moreno Veloso fratello di Caetano, il noto musicista brasiliano. E poi mostre fotografiche e di pitture, la proiezione di filmati sullo sfruttamento dei migranti, il precariato, il lavoro nero. Inoltre, l’Arci Messina che ha aderito alla campagna referendaria l’acqua non si vende ha predisposto la raccolta firme sul referendum per l’acqua pubblica, infine, come promotrice dell’appello in favore della popolazione rom residente a Messina inviterà i partecipanti a porre la propria firma per evitare lo sgombero indiscriminato di decine di famiglie rom kossovare.
Il Centro per
Comitato Territoriale Arci Messina