Un’occasione mancata
Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci
Si
chiude alla mezzanotte di oggi la procedura che avrebbe dovuto consentire
l’emersione alle centinaia di migliaia di lavoratori stranieri che lavorano in
nero. Il
bilancio, sulla base della quantità di domande presentate (meno di 120mila),
non può dirsi certamente positivo e fa parlare di ‘occasione mancata’, con
conseguenze negative non solo per gli interessati, che continueranno nella loro
condizione di irregolari, ma anche per le casse dello stato, visto il mancato
gettito fiscale. Costi
troppo alti, procedure complesse, requisiti impossibili e poca chiarezza hanno
contribuito al mezzo fallimento di un provvedimento che in tanti attendevano.
La
sua efficacia è stata sacrificata sull’altare degli interessi contrapposti
della ‘strana maggioranza’ e persino la richiesta di allungare i tempi del
provvedimento non ha avuto al momento alcun esito. Eppure il parere
dell’avvocatura dello stato che faceva un po’ di chiarezza su uno dei punti più
controversi è arrivato soltanto a pochi giorni
dalla chiusura e quindi una proroga sarebbe più che giustificata.
inferiore. Chi ci è riuscito, è probabilmente corso a farsi
assumere in questi ruoli pur di ottenere la regolarizzazione, anche se
probabilmente il suo lavoro reale è di tutt’altro tipo. Cose già viste nelle
scorse regolarizzazioni, che avevamo puntualmente segnalato, ma che nessuno ha
voluto prendere in considerazione.
Altro
potente deterrente, come abbiamo più volte denunciato, è stata la prevista
disparità di trattamento tra lavoratore e datore di lavoro in caso di non
accettazione della domanda. Il secondo avrebbe rischiato al massimo una multa,
mentre per lo straniero sarebbe scattata l’espulsione.
Ma
da domani cominceranno le difficoltà per tutti.
Saranno infatti pienamente operative le sanzioni introdotte dalla Direttiva
europea n. 52, particolarmente severe nel caso venga riconosciuto lo
sfruttamento. In questo caso il lavoratore che presenti denuncia a carico del
datore di lavoro potrà ottenere il permesso di soggiorno per la durata del
processo, un po’ poco per trovare il coraggio di una denuncia che potrebbe
risolversi in un’espulsione.
Si
sarebbe potuta affrontare questa nuova fase in un contesto radicalmente
diverso, con la maggior parte delle situazioni sanate. Così non si è voluto
fare e a pagarne le conseguenze saranno come al solito i più deboli. Ci
chiediamo, come in altre occasioni, il perché e a chi giova. DICHIARAZIONE DI EMERSIONE:
- Moduli inviati totali presentate in Italia 134.576
- Moduli inviati totali presentate in Sicilia 2272
- Moduli inviati totali presentate a Messina 762
Catania, 634
Trapani, 230
Agrigento, 257
Trapani, 230
Siracusa, 200
Caltanisetta, 149
Enna. 22