sabato 23 gennaio 2010

27 gennaio giornata della memoria

FIACCOLATA in ricordo dell' olocausto nazifascista
Ore 19:00 concentramento
PIAZZA UNIVERSITA'
Via Tommaso Cannizzaro, Cavalcavia traghetti, Villaggio Fatima (Campo Rom)
ORE 20:00 Villaggio Fatima Dibattito e testimonianze, proiezione filmati
Olocausto , Shoah , Genocidio , Porajmos , Samudaripen….
Diversi nomi , un unico Male .
Diversi sono i nomi per identificare un unico male partorito dalla follia dell’uomo. Il mondo fa presto a condannare ma fa fatica a ricordare. Ed è per questo che ogni 27 gennaio ci ritroviamo a dover difendere con i denti la memoria , come se non fosse , nel bene e nel male, una nostra dote e facoltà: quella di ricordare.Quasi 20 milioni di vittime e martiri : Ebrei , Omosessuali , Rom , Sinti , Massoni , Polacchi, Testimoni di Geova , Pentecostali ,Dissidenti politici , Slavi , prigionieri di guerra Sovietici, infermi , bambini , anziani. L’antico Eden vide trasformarsi il proprio giardino in un campo di concentramento , testimone di orrori e abominevoli crudeltà senza precedenti.
Quello che portò a questo inferno fu una ideologia nazista che ben presto si propagò come un virus inarrestabile , contagiando altri paesi inclusi Italia e Spagna. Ufficialmente tutto l’orrore ebbe inizio nel 1934 nella famosa “Notte dei lunghi coltelli”. Da lì in avanti , il delirio che porto alla “soluzione finale” : i campi di sterminio , esecuzioni pubbliche ed esperimenti scientifici su esseri umani considerati “socialmente inutili” e quindi adatti all’essere cavie da laboratorio. I triangoli che marchiavano le diverse categorie :
Giallo: ebrei -- due triangoli sovrapposti a formare una stella di David)
Rosso: dissidenti politici
Rosso con al centro la lettera S: repubblicani spagnoli
Verde: criminali comuni
Viola: Testimoni di Geova
Blu: immigranti
Marrone: zingari
Nero: soggetti "antisociali" e lesbiche
Rosa: omosessuali maschi
Oggi dopo decenni di distanza dall’accaduto siamo ancora qui a ricordare. Il silenzio sarebbe forse persino più colpevole . Ed è in nome di questi milioni di anime che sono andate ad arricchire il cielo di nuove stelle che a denti stretti, con rabbia e ostinatezza faremo il possibile per ricordare.
Il Nazismo e l’Omosessualità
· Rapporti sterili ed egoistici
· Seria minaccia per la gioventù ed il futuro del Volk (popolo)
· Comportamento degenerato
· Nemici dello stato
· Corruttori della moralità pubblica
· Deviati
· Degenerazione genetica

Queste alcune delle definizioni degli omosessuali da parte del regime nazista .
Nella Berlino degli anni ‘20 e ’30 esistevano già circa 40 locali in cui omosessuali e lesbiche si riunivano. (tra i quali “Dorian Gray” , “Flauto magico” , “Monbijou des Westens”)
Importante ma vano (come risulterà) il lavoro della Lega dei diritti (1923-1933) a difesa degli omosessuali e delle lesbiche.
L’ascesa al potere di Hitler fece partire lentamente un processo di omofobia e razzismo che ben presto contagiò l’intero Reich.
Il Paragrafo 175 del codice penale tedesco , fino alla salita al potere di Hitler , non tanto preso in considerazione , diventò la Bibbia del razzismo e del bigottismo considerando atto criminale l’omosessualità per la quale erano così previste sanzioni penali e detenzione.
La follia dei campi di sterminio , le torture , gli esperimenti scientifici e medici sugli omosessuali (considerati inutili per la riproduzione della razza ariana) vive ancora nelle testimonianze di chi è riuscito a sopravvivere a quell’inferno. Testimonianze che , vecchie come i suoi protagonisti , tendono a scomparire , cancellate dal vento di una società negazionista e sempre più razzista.
Questa giornata, inoltre, intende ricordare tutti i genocidi contemporanei secondo la definizione delle Nazioni Unite che con la risoluzione 96 definisce il genocidio "Una negazione del diritto alla vita di gruppi umani, gruppi razziali, religiosi, politici o altri, che siano stati distrutti in tutto o in parte"
Il 9 dicembre 1948, fu adottata la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio che, all'articolo II, definisce il genocidio come
Uno dei seguenti atti effettuato con l'intento di distruggere, totalmente o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso:
(a) Uccidere membri del gruppo;
(b) Causare seri danni fisici o mentali a membri del gruppo;
(c) Influenzare deliberatamente le condizioni di vita del gruppo con lo scopo di portare alla sua distruzione fisica totale o parziale;
(d) Imporre misure tese a prevenire le nascite all'interno del gruppo;
(e) Trasferire forzatamente bambini del gruppo in un altro gruppo
Intendiamo quindi aprire una riflessione anche sulla Nakba e l’espulsione forzata e le uccisioni della popolazione palestinese nel 1948,le continue violazioni dei diritti umani con l’embargo di Gaza, l’apartheid in Sud Africa, il Ruanda, e i genocidi dimenticati come quello armeno, e non dimenticare le Leggi Razziali introdotte da Mussolini nel 1938 per far si che il razzismo venga cancellato dalla storia.
Ma l’impegno per il ricordo , e la lotta dei diritti UMANI sopravviverà sempre fin quando anche una sola persona dirà NO.
ARCIGAY MESSINA
BAHKTALO DROM Associazione ROM
CHIESA EVANGELICA VALDESE
SINISTRA E LIBERTA'
CASAMATTA DELLA SINISTRA
ASS. COMUNITARIA FILIPPINA
CIRCOLO ARCI THOMAS SANKARA