LAMPEDUSA: LA STRAGE POTEVA ESSERE EVITATA
I motivi che spingono queste persone a
mettersi in viaggio sono sempre gli stessi: guerre, persecuzioni, violazioni
dei diritti umani. E’ questo l’aspetto più
sconvolgente: il fatto che assistiamo da anni a tragedie identiche, sentendoci
coinvolti, pronunciando parole di sincera commozione, ma senza trovare
soluzioni.
Laura
Boldrini, presidente Camera dei Deputati
Ci sono
corpi ovunque”, dicono con orrore i soccorritori. Finora sono stati recuperati
più di 100 cadaveri, un centinaio individuati nello scafo in fondo al mare,
tratte in salvo solo 155 persone, sull’imbarcazione
erano presenti circa 500 migranti, donne, uomini e bambini.. Una vera strage,
che provoca in noi dolore ma anche una grande rabbia. Dov’erano le motovedette
di Frontex, il sistema di avvistamento in mare voluto dall’Ue, che oltre a
garantire l’inviolabilità delle frontiere europee – nelle intenzioni di chi lo
ha ideato e finanziato – dovrebbe, almeno sulla carta, intervenire anche per
operazioni di salvataggio in mare? Cosa deve ancora succedere perché il governo
si decida a cambiare radicalmente rotta sull’immigrazione, rendendo finalmente
possibili gli ingressi legali in Italia e consentendo a chi arriva per chiedere
protezione di farlo in sicurezza. Si additano giustamente gli scafisti come
spregevoli trafficanti, ma non ci si interroga sul perché i profughi, per
arrivare in Europa, non hanno altra possibilità se non quella di affidarsi a
loro, pagando cifre enormi. L’ipocrisia di una classe politica che in tutti
questi anni non ha messo mano a una legislazione che criminalizza i migranti,
non si occupa della loro sicurezza, non prende misure per garantire
un’accoglienza dignitosa e ora si dice addolorata è diventata davvero
intollerabile. Pensare che la risposta a simili tragedie stia in un ulteriore
giro di vite della chiusura delle frontiere e della cosiddetta lotta
all’immigrazione clandestina - come si sente dichiarare in queste ore -
significa soltanto rafforzare irresponsabilmente le cause che le provocano.
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Chiediamo che vengano sospesi tutti gli
accordi bilaterali sottoscritti dall’Italia con i paesi del nord Africa, a
cominciare da quello con la Libia.
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Chiediamo che vengano immediatamente adottate
le misure necessarie a garantire un’accoglienza dignitosa e rispettosa dei
diritti umani per le persone che sbarcano sulle nostre coste, attraverso la
definizione di un piano nazionale. Non si può scaricare sulla sola comunità di
Lampedusa la gestione degli arrivi.
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Chiediamo che il governo italiano proponga
con forza all’Europa di aprire un corridoio umanitario per i profughi siriani e
per quanti arrivano dai paesi del Corno d’Africa per chiedere protezione.
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Chiediamo un permesso di soggiorno ex Art. 20
per i siriani e l’attivazione della
direttiva europea per i flussi straordinari.
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Chiediamo la chiusura di Frontex.
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Chiediamo l’abrogazione del reato di immigrazione
clandestina.
DAL 1988 SONO MORTE 19.142 PERSONE LUNGO LE
FRONTIERE D’EUROPA
SE
VUOI FERMARE LA STRAGE NEL MAR MEDITERRANEO, SOSTIENI LOCAMENTE E
GLOBALMENTE LE PROPOSTE DELL’ARCI
SABATO
5 OTTOBRE ORE 19:00 PIAZZA CAIROLI
AZIONE
SIMBOLICA DI SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DELLA STRAGE