venerdì 4 ottobre 2013

Lampedusa: la strage poteva essere evitata




LAMPEDUSA: LA STRAGE POTEVA ESSERE EVITATA


I motivi che spingono queste persone a mettersi in viaggio sono sempre gli stessi: guerre, persecuzioni, violazioni dei diritti umani. E’ questo l’aspetto più sconvolgente: il fatto che assistiamo da anni a tragedie identiche, sentendoci coinvolti, pronunciando parole di sincera commozione, ma senza trovare soluzioni.
                                                                              Laura Boldrini, presidente Camera dei Deputati

Ci sono corpi ovunque”, dicono con orrore i soccorritori. Finora sono stati recuperati più di 100 cadaveri, un centinaio individuati nello scafo in fondo al mare, tratte in salvo solo 155 persone,  sull’imbarcazione erano presenti circa 500 migranti, donne, uomini e bambini.. Una vera strage, che provoca in noi dolore ma anche una grande rabbia. Dov’erano le motovedette di Frontex, il sistema di avvistamento in mare voluto dall’Ue, che oltre a garantire l’inviolabilità delle frontiere europee – nelle intenzioni di chi lo ha ideato e finanziato – dovrebbe, almeno sulla carta, intervenire anche per operazioni di salvataggio in mare? Cosa deve ancora succedere perché il governo si decida a cambiare radicalmente rotta sull’immigrazione, rendendo finalmente possibili gli ingressi legali in Italia e consentendo a chi arriva per chiedere protezione di farlo in sicurezza. Si additano giustamente gli scafisti come spregevoli trafficanti, ma non ci si interroga sul perché i profughi, per arrivare in Europa, non hanno altra possibilità se non quella di affidarsi a loro, pagando cifre enormi. L’ipocrisia di una classe politica che in tutti questi anni non ha messo mano a una legislazione che criminalizza i migranti, non si occupa della loro sicurezza, non prende misure per garantire un’accoglienza dignitosa e ora si dice addolorata è diventata davvero intollerabile. Pensare che la risposta a simili tragedie stia in un ulteriore giro di vite della chiusura delle frontiere e della cosiddetta lotta all’immigrazione clandestina - come si sente dichiarare in queste ore - significa soltanto rafforzare irresponsabilmente le cause che le provocano.
·         Chiediamo che vengano sospesi tutti gli accordi bilaterali sottoscritti dall’Italia con i paesi del nord Africa, a cominciare da quello con la Libia.
·         Chiediamo che vengano immediatamente adottate le misure necessarie a garantire un’accoglienza dignitosa e rispettosa dei diritti umani per le persone che sbarcano sulle nostre coste, attraverso la definizione di un piano nazionale. Non si può scaricare sulla sola comunità di Lampedusa la gestione degli arrivi.
·         Chiediamo che il governo italiano proponga con forza all’Europa di aprire un corridoio umanitario per i profughi siriani e per quanti arrivano dai paesi del Corno d’Africa per chiedere protezione.
·         Chiediamo un permesso di soggiorno ex Art. 20  per i siriani e l’attivazione della direttiva europea per i flussi straordinari.
·         Chiediamo la chiusura di Frontex.
·         Chiediamo l’abrogazione del reato di immigrazione clandestina.
DAL 1988 SONO MORTE 19.142 PERSONE LUNGO LE FRONTIERE D’EUROPA
SE  VUOI FERMARE LA STRAGE NEL MAR MEDITERRANEO, SOSTIENI LOCAMENTE E GLOBALMENTE LE PROPOSTE DELL’ARCI

SABATO 5 OTTOBRE ORE 19:00 PIAZZA CAIROLI
AZIONE SIMBOLICA DI SOLIDARIETA’ ALLE VITTIME DELLA STRAGE